In tutte le cose c’è un inizio, e poi, purtroppo o menomale, a seconda dei punti di vista, una fine. Per i tifosi del Brentford Football Club si tratta di un purtroppo: sta per finire per sempre, infatti, la storia del Griffin Park, lo storico stadio della società inglese. Dopo ben 116 anni, The Bees saluteranno questa sera la loro casa (pur senza tifosi), nella gara di ritorno delle semifinali del playoff di Championship contro lo Swansea. Se finale sarà, ovviamente, si giocherà a Wembley e dalla prossima stagione il Brentford avrà un nuovo stadio: il “Brentford Community Stadium”, un impianto moderno con una capienza di 17.000 posti.
UNA SQUADRA CHE HA SEGUITO ANCHE IN ITALIA
“Sarebbe bello salutare il nostro storico stadio con una promozione in Premier League", racconta a Gianlucadimarzio.com Simone Badolato, presidente del Brentford Italian Bees. Un salto in massima serie che manca, pensate, dalla stagione 1946/47.
"Nelle ultime giornate abbiamo malamente gettato al vento due enormi possibilità per assicurarci un posto nell’élite del calcio inglese senza passare dai playoff: avremmo potuto approfittare dei passi falsi del West Bromwich. Adesso rischiamo di essere eliminati - il Brentford è stato sconfitto nella gara di andata contro lo Swansea per 1-0, ndr - Ma noi siamo così … nei momenti topici siamo soliti perdere le grandi occasioni. Ormai ci aspettiamo sempre di tutto, e siamo sempre pronti al peggio ...”.
Sì, perché il club inglese ha un vero e proprio fan club italiano: “Siamo un gruppo di 20-25 persone. Da anni organizziamo trasferte, seguiamo insieme il club e siamo attivi anche sul tessuto sociale: insegniamo a giocare a calcio ai bambini di una scuola di Novara (il loro quartier generale, ndr), spiegando i valori del Fair play e dello spirito di gruppo come nella tradizione inglese. E ovviamente, gli parliamo anche del Brentford”.
UNO STADIO STORICO E UNICO
Lo stadio del club ha una storia lunghissima: il Griffin Park è stato costruito nel 1904, ed è noto per i quattro pub agli angoli dell’impianto, che rendono l’atmosfera ancora più unica: “Lo stadio prende il nome proprio da uno dei quattro pub, The Griffin, che si trova in uno dei quattro angoli dell’impianto. Ogni volta che gioca il Brentford è una festa, si beve insieme e si canta alla gloria del club. I tifosi avversari si presentano sempre con le maglie avversarie, e non è mai successo niente. È un’atmosfera davvero speciale”, ci racconta Simone.
Un altro stadio cessa di esistere, come capita spesso in questi ultimi anni. “Per anni la società ha provato a trovare la soluzione per rimodernare il Griffin, per ampliarlo ed evitarne l’abbattimento e il conseguente trasloco in un nuovo impianto più moderno. Purtroppo, è stato impossibile, perché lo stadio è veramente a ridosso delle abitazioni e le tribune erano fatiscenti: c’era la necessità di un cambiamento".
Un distaccamento dalla "casa storica" che ha visto protagoniste tante tifoserie inglesi: "Tutti i tifosi del Brentford, sebbene a malincuore, hanno accettato la costruzione del nuovo stadio e l’abbattimento del vecchio. Siamo ovviamente dispiaciuti di lasciare la nostra storica casa, ma quello stadio per il club rappresentava una spesa enorme, e c’era necessità di ammodernarsi. Il nuovo impianto sarà fondamentale per la crescita della società, porterà solo dei benefici sotto tanti punti di vista, a partire dal maggiore livello di sicurezza per gli spettatori e, ovviamente, anche per le finanze del club”.
Luoghi in cui migliaia di persone hanno vissuto emozioni indescrivibili e indimenticabili vedono la fine del loro ciclo. Gradinate dove l’ardente passione calcistica è stata tramandata di generazione in generazione. Campi in cui si è scritto la storia, il cui ricordo rimarrà indelebile nelle menti degli appassionati, mentre tutto scorre veloce, nel calcio come nella vita.
Lo spazio del Griffin Park verrà dedicato alla costruzione di nuovi alloggi: lo stesso destino di un certo Highbury, un altro monumento del calcio di un tempo, che ognuno di noi ricorderà per sempre, proprio come faranno i tifosi del Brentford. Il loro futuro sarà in Premier League? “Vedremo. Stasera sarà una gara difficile, spero che i nostri ragazzi diano tutto in campo stasera (calcio d’inizio alle 20:45, ndr), anche per onorare il nostro Griffin (nel caso di accesso alla finale playoff, la partita verrà disputata a Wembley, ndr). Ci dispiace solo non aver salutato il nostro stadio per l’ultima volta in presenza, ma ce ne siamo fatti una ragione. Comunque, noi siamo abituati a perdere nei momenti cruciali della stagione (dice ridendo Simone, ndr). In ogni caso, ci saremo sempre. Anche nel nuovo stadio, e in qualsiasi categoria”.
A cura di Cosimo Bartoloni