La stagione del Barcellona volge ormai alla sua conclusione e il futuro di Leo Messi è ancora tutto da decifrare, con un contratto che scadrà il prossimo 30 giugno e che al momento non è ancora stato rinnovato. Il campione argentino si è raccontato in un'intervista concessa a Olè, nella quale ha messo in mostra il suo lato più umano, spiegando tutto quello che c'è alle spalle del fenomeno calcistico.
"Amavo giocare al Barcellona, ma da ragazzo ho perso tante amicizie"
A partire dai suoi inizi, che gli hanno consentito di avere grande successo, ma anche qualche mancanza sul piano personale: "La decisione di firmare per il Barcellona è stata difficile, ma allo stesso tempo rapida. Non ho avuto molto tempo per pensarci. Quando partivo da Rosario piangevo sempre, volevo tornare a Barcellona per continuare a fare quello che avevo sempre fatto, ma mi costava lasciare tutto quello che avevo e sapevo che non sarei tornato per almeno altri sei mesi. Ho perso molte amicizie perché comunicare era davvero difficile. Adesso i ragazzi di 13-14 anni hanno il cellulare ma ai miei tempi non era così. Ho smesso di parlare con parecchi amici a causa della distanza".
"Rimpiango di non aver chiesto la maglia a Ronaldo e Roberto Carlos"
E se c'è un rimpianto nella carriera di Leo Messi non è legato a risultati o trofei non conquistati: "Mi dispiace di non aver chiesto prima le maglie ai giocatori con cui giocavo quando ero appena agli inizi. Ad esempio a giocatori come Ronaldo (il Fenomeno ndr) e Roberto Carlos. Giocatori che ho affrontato e dei quali oggi dico che mi sarebbe piaciuto avere le loro maglie. La verità è che ho iniziato a pensare alle magliette quando già ero più grande. Prima non ci facevo attenzione".
"L'ultima Coppa del Re è stata una svolta per lo spogliatoio"
E se a Messi si chiede se la Coppa del Re appena conquistata con il Barcellona possa essere il suo ultimo trofeo in blaugrana, il campione argentino risponde così: "La verità è che l'ultima Coppa del Re è stata speciale per il momento in cui eravamo anche noi, il club viene da un paio di anni in cui non ci stavamo divertendo a causa di risultati e titoli non soddisfacenti. Siamo uno spogliatoio molto giovane, con tanti giocatori nuovi, e questa Coppa del Re per lo spogliatoio è stata una svolta molto importante".