Un documentario per raccontarlo, per svelare quei dettagli di una carriera rimasti fino a questo momento celati. Non molti ovviamente, quando si parla di Lionel Messi, ma comunque importanti per capire i sacrifici compiuti per arrivare fin lassù. 'Becoming Leo Messi' il titolo del docu-film prodotto da OTRO, utile per capire come quel ragazzino di Rosario è riuscito a scalare l'Olimpo del calcio.
Un inizio difficile
"La prima volta che sono arrivato in Spagna ci sono rimasto 15 giorni - racconta il giocatore del Barcellona - poi son tornato in Argentina. Solo qualche mese dopo mi hanno telefonato per chiedermi di trasferirmi. E' stata un'emozione unica per me e per la mia famiglia, anche se all'epoca non avevo ben interpretato il cambiamento che avrei dovuto affrontare. L'inizio è stato brutto e difficile, ho giocato solo dopo 3-4 mesi, ma mi sono infortunato e son rimasto fermo. Giorni difficili, ma mai mi è passato per la mente di tornare a casa. Mia sorella e mia madre sono tornate in Argentina, io sono rimasto".
Le vittorie e i trionfi
Dagli inizi difficili fino ai trionfi, con quattro Champions League messe in bacheca da protagonista. La più bella? Messi non ha dubbi: "Quella vinta all'Olimpico nel 2009, non sapevo se ne sarebbero arrivate altre, dunque me la son goduta al massimo. Giocavamo benissimo, abbiamo realizzato il Triplete e scritto la storia. Nel 2006 invece non riuscivo a sentir mio il successo, perché ero infortunato e non ho giocato. Ero giovane e non mi rendevo bene conto. I Palloni d'Oro? Per me è un premio collettivo, senza l'aiuto della squadra, non avrei potuto vincere premi individuali".