Linea tracciata, paragoni tra grandi (pur diversi) attaccanti al via e un'unica linea albiceleste ad unirne il confronto, tesa a sfumare nel bianconero. Dici Juventus pensando a Gonzalo Higuain, grande, recente protagonista nel successo per 7-0 sul Sassuolo con una tripletta: ma al contempo, non dimentichi Carlos Tévez, decisivo nel contribuire alla serie di 7 scudetti consecutivi vinti dal club di corso Galileo Ferraris e capace anch'esso di rifilare tre reti in una sola partita al club neroverde. Interpellato sul dibattito e su un attacco juventino rimasto con una forte impronta sudamericana, un altro grande ex bomber come Abel Balbo, intervistato da Tuttosport, ha voluto dire la sua, partendo dai punti in comune tra i due: "Sanno giocare a calcio. Sono due campioni, ma completamente diversi: Higuain è una prima punta, Tevez una seconda. Carlos è più bravo nell’uno contro uno, Gonzalo a fare gol. Ogni attaccante si adegua a quello che chiede l’allenatore e Allegri a Higuain chiede anche di far girare palla e aprire spazi per i compagni, un lavoro che a Napoli non faceva. Ma non è che facendo questo abbia smesso di segnare eh...Non ripeterà i 36 gol di due stagioni fa, ma ne fa ancora tanti e pesanti. I gol del centravanti sono sempre determinanti, nel bene e nel male. E’ più facile are risultato se la punta segna. E Higuain segnerà tanto, da qui a fine stagione: il gol è anche questione di periodi, ce ne sono in cui lo si trova con difficoltà e altri in cui viene con facilità".
Sulla corsa scudetto e il duello tra Higuain e Kane in Juventus-Tottenham, poi: "Credo sarà serrata fino alla fine. Viaggiano a medie altissime: il Napoli ha dimostrato di aver fatto un salto di qualità, essere primi non è facile. La Juve invece dopo sei scudetti non deve certo dimostrare niente. Higuain-Kane? Davvero un bel duello: se ne parlerà tanto e poi segneranno i difensori, succede sempre... Sono due grandi attaccanti, ma io preferisco Higuain. L’inglese è un finalizzatore eccezionale, ma il Pipita è più completo: oltre a segnare fa girare la squadra". Dopo due finali perse negli ultimi anni, può essere finalmente l’anno della Juve in Europa? "La Champions è sempre difficile, ci sono tante squadre fortissime. La Juve è sicuramente attrezzata per giocarsela fino in fondo, ma vincere è complicato per tutti. Serve anche fortuna".
A fine stagione, via al Mondiale: "Higuain per me non solo deve andarci, ma essere il centravanti titolare dell’Argentina. Sanpaoli ha fatto bene a lasciarlo fuori durante le qualificazioni, attraversava un momento di difficoltà e andare in Nazionale avrebbe rischiato di fargli più male che bene, ma in Russia io punterei su di lui. L’Argentina gioca molto palla a terra, un po’ alla spagnola, e il Pipita è più adatto di Icardi, che è un grande uomo d’area ma partecipa meno alla manovra. Mi rivedo molto in lui e proprio per questo motivo: non sa fare solo gol, non è il classico centravanti forte fisicamente che sta in area e segna di testa, ma gioca con e per la squadra. E anche io ero così". Chiusura su Dybala: "Era partito come un treno e aveva abituato tutti troppo bene... Bisognerebbe essere stati vicino a lui per sapere perché poi ha avuto un periodo difficile, ma sono momenti che capitano. Di sicuro le difficoltà che ha avuto gli serviranno tanto, sono periodi che aiutano a crescere e maturare. E ora che sta per rientrare dall’infortunio, è pronto per fare grandissime cose".