Dopo poco più di tre anni alla guida dell'Azerbaigian, Gianni De Biasi ha deciso di lasciare il ruolo di CT. Dal 2011 al 2017 era stato il commissario tecnico dell'Albania.
Queste le parole di congedo: "Prima di cominciare a parlare, dico immediatamente che ho maturato la decisione di non rimanere più in Federazione, anche se ritengo di aver fatto un ottimo lavoro in questo ultimo anno. La squadra ha dimostrato una crescita notevolissima e ha raggiunto risultati che per l’Azerbaigian sono storici!"
Un addio nonostante un percorso con discreti successi: "Abbiamo fatto 7 punti in un girone a 5 squadre, in una qualificazione europea, abbiamo fatto cinque vittorie consecutive, cosa che non era mai avvenuta prima".
"Abbiamo dimostrato contro grandi squadre tipo Belgio all’andata, Austria e Svezia di essere sulla strada giusta, di aver costruito un gruppo di giocatori interessante ma per quanto mi riguarda io mi fermo qui!".
De Biasi: "Futuro? Mi piacerebbe allenare un'altra nazionale"
Ha poi concluso così: "Quindi vi tolgo ogni dubbio e ogni perplessità, siete liberissimi di fare tutte le scelte che vorrete e di portare avanti tutti i programmi che vorrete portare avanti ma io mi fermo qui""Vi ringrazio, sono felice di avervi conosciuto, è stata una bella esperienza, speravo si potesse fare molto di più…."
De Biasi ha parlato del suo futuro e dell'Italia di Spalletti ai microfoni di Sky Sport. "Azerbaigian? Sono stati tre anni di risultati e di esperienze che ho vissuto con serenità in un ambiente dove ci sono alcuni giocatori interessanti. Io in futuro cercherei un'altra nazionale, dove posso lavorare in maniera mirata. Ho qualcosa in preparazione, ma finché non firmi è meglio non parlare. Ci sono tanti allenatori nel mondo, tutti vogliono un posto. Spero di trovare una situazione che possa permettermi di lottare per arrivare ai primi posti. Spalletti ha tantissima esperienza anche all'estero, trova un'Italia che non è la squadra più forte in Europa ma ha un gruppo che riesce a tirare fuori il meglio nei momenti di difficoltà".