È l’uomo del momento in casa Avellino. Lorenzo Laverone, autore di una doppietta sabato nella gara esterna sul campo del Cittadella, ha di fatto regalato ai suoi un punto ormai insperato con una rete in extremis. Queste le sue parole ai nostri microfoni: “Sono felicissimo. È la mia seconda doppietta in carriera in Serie B, è chiaro che non mi capita spesso per il ruolo che faccio. La prima la misi a segno in Nocerina-Grosseto in un giorno molto triste, quello della morte di Morosini su un altro campo di B. Oggi il mio pensiero va anche a lui. Per me è stato emozionante, tenendo conto anche del fatto che i due gol sono serviti a raggiungere un risultato ormai insperato, con un uomo in meno e all'ultima azione”.
Laverone qualche anno fa si è laureato: “Ho portato avanti con determinazione gli studi, parallelamente alla mia carriera professionistica”. Tra una discesa sulla fascia e un bilancio, tra un cross e un esame di statistica, Laverone è diventato anche dottore in economia: “Non è stato facile perché spesso, a causa dei trasferimenti nelle varie squadre in cui ho militato, non mi trovavo a Firenze, dove ho appunto iniziato i miei studi universitari. Mi iscrissi quando giocavo ancora con la Colligiana. Ricordo che i primi esami sono stati i più duri, anche perché non era facile gestire il doppio impegno”.
Nella stagione 2012/13 Laverone ha vinto un campionato di Serie B con il Sassuolo, allenato da Di Francesco: “Posso dire che è un ottimo allenatore, merita tutti gli onori della cronaca che sta avendo a Roma, dove sta facendo benissimo. Lavora nel migliore dei modi, ha qualità ed è giusto che stia emergendo di forza”. Dopo il gol del pareggio Lorenzo si è liberato di un peso: “Non meritiamo di essere fischiati, alcuni miei compagni sono stati presi di mira ingiustamente. Dobbiamo essere uniti, compatti e remare dalla stessa parte per ottenere i risultati che vogliamo ed è quello che faremo. Tutti insieme”.