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Data: 06/04/2018 -

​Arriva Belotti…e segna Butic! Lo scherzo del destino-Toro contro il Milan, nel segno dei bomber e del 9: l'andata della finale di Primavera TIM Cup è granata

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Chiave per aprire una partita chiusa, dalle pochissime occasioni e senza particolari emozioni: osservare l’arrivo di un 9, ben più noto e curiosamente a poche file di distanza in tribuna da una dirigenza che ha più volte provato a portarlo al Milan la scorsa estate, e assistere pochissimi secondi dopo alla perla di un altro attaccante, dallo stesso numero di maglia, capace di sbloccare la gara. Chiariamoci: che il gol del vantaggio firmato da Karlo Butić, attaccante della Primavera del Torino, non sia chiaramente merito di Andrea Belotti è cosa ovvia e scontata: ma l’incredibile tempistica che ha unito le due immagini, destinata a rubare l’intera scena della serata, non può che lasciar pensare ad una curiosità dallo scherzo del destino certamente paradossale.


l’arrivo del “Gallo” al 9’ (altra ricorrrenza) della ripresa al “Filadelfia”, per assistere all’andata della finale di Primavera TIM Cup in ritardo rispetto agli altri compagni, e la svolta per i ragazzi di Coppitelli, con 2 gol in 3 minuti, ripagando la bellezza della cornice del nuovo impianto granata proprio partendo da Butić. Classe ‘98 dal recente passato nel settore giovanile dell’Inter, conquistata grazie ai 6 gol segnati da 17enne con la maglia dello Zadar in Serie B croata, e presente e futuro granata: prosecuzione di una parentesi nerazzurra durata appena una stagione, dopo essere stato acquistato per 300mila euro, convincendo solo nel Torneo di Viareggio (chiuso da capocannoniere, sempre a quota 6 reti) e laureandosi Campione d’Italia, prima di essere liberato a zero a fine anno. Per fare le fortune di una squadra avvicinatasi fortemente, con il 2-0 di stasera, alla conquista del trofeo.

Grande fisico, buona tecnica e il 22º gol stagionale a certificare la ormai totale bontà della scelta granata fatta in estate: bomberino capace di far gol in ogni modo, già tenuto d’occhio da Mihajlovic nella prima parte di stagione al Torino, capace di prendersi la standing ovation di un “Filadelfia” stasera totalmente ai suoi piedi. E chissà che in futuro, in uno scenario ipotetico tutt’altro che lontano, non possano aprirsi le porte della prima squadra: esperienza già sperimentata all’Inter, in qualche allenamento al fianco dei connazionali Brozovic e Perisic, pronta ad essere ripetuta sotto la guida di Mazzarri. Con l’assenza di un vice Belotti, ad osservarne live la grande prova stasera, certificata e magari pronta ad essere coperta: in un intreccio tanto voluto dal destino, tra numeri 9 del presente e del futuro granata. In cui Butić prova a ricavarsi spazio, gara dopo gara, a suon di gol. Decisivi.



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