Andrea Radrizzani a 'Casa Di Marzio'. In diretta su Instagram, il proprietario del Leeds è intervenuto ed ha rilasciato una lunga intervista in cui ha affrontato diversi temi. Dall'attualità al campo, dal lavoro di Bielsa al suo di numero uno del club e imprenditore.
Dai tifosi al sogno promozione che vuole conquistare sul campo una volta rientrata l'emergenza Coronavirus, fino al mercato e ai retroscena su Conte, Cavani e Ibrahimovic.
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"Bielsa? Per ora è rimasto in Inghilterra. Non ha chiesto di tornare in Argentina; fino a pochi giorni fa in Inghilterra era tutto operativo. Comunque parleremo nei prossimi giorni, lascerò a lui la libertà di decidere se restare o andare dalla famiglia".
Il tentativo per Conte e la scelta di Bielsa
La scelta di Bielsa? Era alla fine del mio primo anno qui, che è stato duro. Io sono uno che dà un valore ai soldi e mi sono fatto da solo. Ero in macchina con il nostro direttore sportivo, andavamo a Leeds. Gli chiedo: 'Facciamo 3 nomi per essere promossi'. Poi gli dico che potrei pagare 20 milioni a Conte e sono sicuro che saliremo.
Però sapevo che lui aveva ambizioni molto più alte, comunque ci avevo provato in modo amichevole e simpatico.
Il mio ds allora mi disse che Bielsa sarebbe stato l'ideale ma era impossibile. Appena ho sentito 'impossibile', gli dissi di chiamarlo. Lui non rispose, gli lasciammo un messaggio e il giorno dopo, quando parlammo con lui, Bielsa aveva già guardato 8 partite della squadra e parlava dei giocatori, inclusi quelli della Primavera.
Bielsa ha una storia importante e per iniziare questa avventura doveva sentire un desiderio forte. Io presi un volo per Buenos Aires, parlammo e lui conosceva già tutti i dettagli del centro sportivo. Da lì ho capito che era quello giusto per iniziare una trasformazione nel club.
Alla fine della scorsa stagione c'è stato un chiarimento tra di noi, lui tiene tantissimo a quello che fa. Quest'anno abbiamo imparato di più i suoi metodi e il suo modo di lavorare. Questo credo e spero che ci porterà all'obiettivo che entrambi vogliamo".
Cavani, Ibra e il mercato
"Cavani? Il presidente mi aveva dato la disponibilità a verificare l'interesse con il fratello del giocatore. La trattativa però non è mai volata. Ho parlato più concretamente con Zlatan... Poteva darci una spinta decisiva ma ha deciso di andare a Milano. E' stato molto onesto e trasparente con me. Riprovarci per Ibrahomovic per l'anno prossimo? Dipende.
Il mercato? Dobbiamo essere razionali e coerenti con la strategia dell'allenatore e della squadra. Le idee di Cavani e Ibra non le ho nemmeno discusse con Bielsa perchè non eravamo arrivati a quel punto per discuterne insieme. Bielsa lavora con un team di 12 scout, loro hanno i 'loro' giocatori ogni mercato e ne discutiamo. Ogni giocatore preso è un mix tra quelli nella loro lista e le opportunità sul mercato. Sappiamo sempre il tipo di giocatore che Bielsa vuole in ogni ruolo e il ds è in costante contatto con lui".
Il suo Leeds primo in Championship
"La salute viene prima di tutto e il calcio può aspettare. C'è una crisi mondiale che ha colpito tutti, anche a livello mentale. La priorità è ristabilire un equilibrio e una normalità nella vita di tutti i giorni.
Io presidente italiano di una squadra storica inglese? Un orgoglio come italiano e una difficoltà visto che arrivavo dopo un altro italiano (Cellino, n.d.r.) ma non c'è stato nessun pregiudizio e ho ora il supporto dei tifosi, dei media, dei giocatori e dell'allenatore".
La possibilità di investire nel calcio italiano
"Mi piacciono le sfide e le cose difficili. Bari e Palermo le ho valutate molto seriamente. L'avrei fatto con partner locali.
Nel caso di Bari forse era troppo presto, era dopo il mio primo anno al Leeds e ho deciso di mantenere tutte le mie energie su questo club. A Palermo questa estate l'opportunita mi interessava ma i tempi erano stretti. In questo momento però voglio andare in Premier League e penso solo a questo.
Società come Roma e Milan? Cuore e testa sono sul Leeds al 100 per cento. Poi, certo, er lavoro faccio l'imprenditore e se ci fossero opportunità con altri potenziali partner, anche con sinergie con il Leeds, ci penserei. Ma al momento non c'è niente".
La situazione Covid-19 e i risvolti economici nel mondo del calcio
"Un disastro purtroppo. Un club come il nostro per essere competitivo perde 8/10 mln ogni anno e nessuno vuole tenere un business che perde soldi ogni anno. Questa situazione aggrava il bilancio. Non avendo 5 partite casalinghe perdiamo circa 2 milioni e mezzo di pounds che sono l'unica fonte di ricavi visto che dai diritti tv non arrivano cifre tali.
Questa epidemia aggrava questa situazione che già normalmente è complicata. Taglio stipendi? Il nostro management sta portando avanti due discorsi: uno con la federazione e un altro con i nostri giocatori.
La fine dei campionati? C'è molta confusione e più rumors a livello mediatico che ufficiale. La volontà è di giocare, anche se non si sa quando nè se a porte chiuse o aperte. Io lo spero perchè vorrei conqustare la promozione sul campo. Ma sono fiducioso che ci potrà essere una soluzione corretta".