"Ho letto agli inizi come stavano andando gli sviluppi della situazione. Ho chiamato Sergio per dargli del folle e alla fine ho fatto la stessa cosa che ha fatto lui".
Lo dice sorridendo, Riccardo Allegretti. Ci sarà l'ex centrocampista, un recente passato alla guida della Primavera del Monza, a guidare dalla panchina il FC Chievo 2021, neonata società fondata da Sergio Pellissier sulle ceneri del vecchio club fallito, in Terza Categoria.
Ex calciatore con quasi 500 presenze tra i pro (42 in A tra Como e Bari), 43 anni sulla carta d'identità ma "l'entusiasmo è quello di un ragazzino - assicura Allegretti a GianlucaDiMarzio.com - lavorare è quello che voglio fare, vogliamo che tutto quello che riusciremo a creare io e Sergio sia affascinante".
"La categoria conta zero, c'è grande entusiasmo"
Riccardo e Sergio. Allegretti e Pellissier. Due nomi, due percorsi, stessi intenti. "Lui è emotivamente coinvolto dal fatto che non poteva accettare che il Chievo finisse in quella maniera lì - racconta Allegretti - prima di accettare non mi sono confrontato con nessuno del settore, l'unica persona della quale mi fido è mia moglie. Lei però sa che addosso ho l'entusiasmo nell'approcciarmi a questa esperienza".
Tanto da mettersi alle spalle il calcio professionistico per ripartire dai campi di periferia. "Non c'è una regola fissa per poter allenare e ambire laddove voglio io. La cosa più importante è lavorare con persone delle quali mi fido" assicura Allegretti. Che non perde mai il sorriso. "Mi affascina quello che può succedere, da quando è venuta fuori la notizia ho ricevuto un'infinità di messaggi. Si parla più di Allegretti adesso che non nei sei anni in cui ho allenato nelle giovanili". Una battuta, una risata e poi si torna seri. Sul campo.
"Ventura un riferimento in panchina"
Ritorno quindi in quel Chievo dove Allegretti ha giocato, con 8 presenze nella stagione 2004/05, e che ha sfidato tante volte da avversario: "Ricordo anche una doppia vittoria in A con il Bari, al ritorno firmai l'assist per il gol di Castillo".
Sempre a Bari lo porta l'album dei riferimenti in panchina: "L'allenatore che mi ha dato di più è stato sicuramente Ventura - raccconta - mi ha aperto un mondo di idee calcistiche che fino a quel momento non avevo. Sono stato allenato anche da Baldini, Malesani, Glerean, Varrella, tante idee di calcio interessanti che mi hanno dato qualcosa". Ora sarà tempo di dare forma e identità al suo Chievo. Che sarà "una bella favola (il suggerimento arriva da sua moglie, ndr). Lo è già stato ma può tornare ad esserlo. E noi siamo pronti"
Due giorni di stage per il nuovo Chievo
"Sono partito dalla Terza Categoria con il Città di Cologno, so cosa mi aspetta - precisa Allegretti, patentino Uefa A conseguito nel 2019 - è chiaro che è la prima volta che mi capita di entrare a far parte di una società partendo da zero. Uscendo dalla Primavera avremmo potuto ambire a una Lega Pro con obiettivo salvezza o in Serie D. Perciò ero già preparato a un campionato nei Dilettanti, non mi fa paura".
Il Chievo, a meno di due settimane dallo start del campionato fissato per domenica 19 settembre - ma con una deroga che potrebbe far slittare di una settimana l'esordio - non ha ancora un giocatore. "Faremo due giorni di stage tra l'8 e il 9 settembre, a Sergio sono arrivate tante candidature. Ho visto i nomi delle avversarie. Non li conosco ancora ma ci sarà tutto il tempo per studiarli. Abbiamo un enorme entusiasmo e tanta voglia di metterci in gioco".