L'Associazione Italiana Calciatori dopo aver riunito i rappresentanti delle squadre di Serie A per approfondire il protocollo FIGC ha esposto alcuni dubbi con un comunicato ufficiale: "’L' ipotesi del ritiro per la creazione del “GRUPPO Squadra” è stata valutata e condivisa fin dall’inizio - si legge nella nota -, ma in assenza di date certe per la ripresa del campionato 2019/2020 appare prematura ogni valutazione sulle tempistiche di svolgimento dello stesso. Inoltre, le modalità di gestione delle eventuali positività di un membro del “GRUPPO Squadra”, così come definite dal nuovo protocollo, non sembrano idonee a garantire la conclusione del campionato; esiste il concreto rischio di doversi fermare nuovamente non appena si potrà tornare in campo, vanificando così tutti gli sforzi profusi".
La posizione dell'AIC in merito al protocollo Figc
I calciatori spingono per iniziare il ritiro soltanto 14 giorni prima la data ufficiale di inizio del campionato. Che ancora non c'è. E dunque non dal 18 maggio come previsto dal protocollo. La nota prosegue: "L’esigenza sentita da tutti noi è quella di avere chiarezza sui futuri protocolli concretamente attuabili nelle settimane successive alla prima fase di ritiro, soprattutto con riguardo alle modalità di svolgimento delle partite di campionato; la consapevolezza dei passi da compiere per tornare in campo ci aiuterebbe a condividere un percorso, senza malintesi e rischi inutili in questo momento".
L'AIC è critica anche riguardo l'eventaule positività di un calciatore che porterebbe l'intera squadra a trascorrere 14 giorni di quarantena. Il comunicato conclude: "Nelle prossime ore e nei prossimi giorni si valuteranno ulteriormente tutti gli aspetti critici, anche attraverso un confronto con i medici, i tecnici e gli arbitri che, come i calciatori, non vedono l’ora di trovare la giusta modalità di ripresa, preservando l’incolumità e garantendo l'uniformità di trattamento per tutte le persone coinvolte".