Porto-Juventus, certo. Ma, di striscio, anche Atletico-Chelsea. La Champions di… Alvaro Morata. Che vorrà lasciare il segno nella doppia sfida dei bianconeri ma siamo sicuri che uno sguardo all’altro ottavo di finale lo darà. Questione di ex. «Alvaro è concentrato sul presente, i numeri parlano chiaro» ci dice Juanma Lopez, noto procuratore sportivo, agente dello spagnolo.
Tre gol e quattro assist in otto Serie A, ben sei gol in sei sfide di Champions. Un fattore. Juanma fa un passo indietro. «Morata è sempre stata la prima scelta della Juventus. E Morata sarebbe andato solo alla Juventus. Il problema, almeno all’inizio, era che l’Atletico pretendeva solamente una cessione a titolo definitivo, non lo lasciava andare in nessun altro modo. Verso la fine del mercato, però, si sono verificate una serie di circostanze per cui Suarez ha detto sì ai rojiblancos e Alvaro ha avuto il via libera per andare in prestito oneroso».
Pirlo e Paratici in prima linea. «Tanto Andrea quanto Fabio sono stati determinanti. Lo hanno chiamato, si sono parlati più volte. Tra loro c’era intesa già prima e c’è una grande intesa oggi, hanno un bel rapporto. Poi bisogna dire che il ds della Juve ha inciso molto nel percorso professionale di Alvaro perché già nel 2014 ha premuto molto per portarlo alla Juve».
Uno slancio in alto per l’attaccante spagnolo, che in due anni ha giocato con costanza, segnato e vinto titoli. «Altre squadre italiane che hanno provato a prendere Morata? Milan e Napoli». Ma il filo conduttore era e sarà bianconero. «A fine stagione lo riscatteranno dall’Atletico, ne sono certo». Tra l’altro, dettaglio non di poco conto, la famiglia è davvero felice a Torino, come se fosse casa. E il Cholo? «Nessun rimpianto per com’è andata, credo che l’Atletico abbia trovato in Luis Suarez uno dei migliori attaccanti in circolazione. Tutti contenti».
Tra i calciatori seguiti da Juanma Lopez c’è anche Nacho Fernandez, difensore del Real Madrid. «Nacho è un professionista incredibile, cresciuto nel Real Madrid. Ha la testa da Real Madrid, una mentalità vincente, e non è un caso che Florentino e Zidane non vogliano privarsene. Però ti dico che se dovesse lasciare Madrid la sua prima scelta sarebbe l’Italia. Gli piace tantissimo l’idea di giocare in Serie A». E ci è già stato parecchio vicino in un passato neanche così lontano, perché Roma e Napoli lo hanno cercato con grande insistenza in queste ultime sessioni di mercato.
Due nomi in vetrina, due 1998: Dani Olmo, talento 1998 del Lipsia, e Lovro Majer, centrocampista della Dinamo Zagabria. Partiamo dall’ultimo. «Lovro non è un giocatore che gestisco io personalmente, lo seguono Andy Bara e Marco Busiello, CEO della FIRST. Ma lo conosco bene, è un talento straordinario che può arrivare davvero molto lontano. La sua crescita è costante. Diventerà uno dei più forti in Europa nel suo ruolo, vedrai».
Dani Olmo? «Dani Olmo è un calciatore polivalente, sa fare gol, un’ottima tecnica, è nel giro della Nazionale spagnola. Se può arrivare in un top club europeo? Certo, lo ha cercato anche il Barcellona in passato. Ma tutto passa dal suo lavoro, dal presente, se continuerà a fare bene al Lipsia, che oggi è l’unica cosa che conta. Quanto è stato vicino al Milan? Molto… a Boban piaceva tantissimo, ci ha provato per settimane, ci siamo anche incontrati a Milano, ero in compagnia di suo papà e di Andy Bara. Ma alla fine ha scelto il giocatore, ha preferito proseguire il suo percorso di crescita in Bundesliga».
Un retroscena sulla carriera di Juanma Lopez. «L’operazione più complessa su cui ho lavorato? Morata al Chelsea nel luglio 2017, senza dubbio». Un affare legato al passaggio di Lukaku al Manchester United. «In 48 ore è cambiato tutto…». A confronto il passaggio di Alvaro alla Juve di quest’estate… «direi una passeggiata».
