La Juventus torna in campo in Serie A dopo la brutta sconfitta di Champions League contro il Porto. Il gol di Chiesa per il 2 a 1 finale ha rivitalizzato i bianconeri in attesa del ritorno del 9 marzo. Tutte le energie sono ora però rivolte al campionato e alla sfida contro il Crotone di lunedì alle 20.45.
La partita dell’Allianz Stadium può essere insidiosa per la squadra di Pirlo, specie in questo momento difficile. L’allenatore della Juventus ha analizzato così il momento della squadra nella conferenza stampa della vigilia: “Non sono preoccupato, prima della sconfitta di mercoledì venivamo da 11 vittorie in 13 partite. Abbiamo avuto una battuta d’arresto in un momento decisivo causata dalle tante partite, abbiamo giocato 15 partite in 40 giorni, come se fosse metà campionato in un mese e mezzo. È normale che ci siano tanti infortuni e poca lucidità in certi momenti. Ora però continuiamo a lottare per centrare i nostri obiettivi”.
La sfida con il Crotone rappresenta così il primo passo per ripartire: "Una sfida importante per continuare il cammino per la lotta allo scudetto. Sappiamo che sarà una sfida difficile, il Crotone non sta passando un ottimo periodo ma è una squadra che gioca bene a calcio. Nonostante magari non siano arrivati i risultati ha sempre avuto la propria filosofia, sta facendo vedere cose interessanti".
Per la gara di lunedì, si prospetta un cambio in porta, mentre Dybala non sarà in campo: "Buffon partirà dall'inizio. Dybala non è ancora disponibile. Purtroppo invece di migliorare le cose rimangono tali. Il problema al ginocchio persiste e bisogna aspettare ancora qualche giorno. Ramsey è disponibile e vedremo se farlo giocare dall'inizio e in quale posizione".
Fra le assenze più pesanti c’è quella di Arthur, per la quale Pirlo ha dovuto reinventarsi il centrocampo: “L’assenza di Arthur è importante perché ha caratteristiche diverse rispetto agli altri centrocampisti. Lo stiamo valutando giorno dopo giorno, ha un dolore che finchè non passa non può scendere in campo. Anche McKennie si porta dietro qualche dolore, ma sta stringendo i denti perché siamo contati. Fagioli, Ramsey, Bentancur hanno delle caratteristiche diverse rispetto ad Arthur, ma si possono comunque adattare al nostro sistema di gioco. Domani in base alla partita cercheremo di trovare la soluzione migliore per fare bene”.
Bentancur è finito sotto la lente di ingrandimento per l’errore che mercoledì ha portato al vantaggio del Porto dopo pochi secondi: “Bentancur sta meglio, ha avuto un problema durante la settimana, ma penso sia recuperabile per la partita di domani. È deluso per quanto successo l’altra sera, ma fa parte del calcio, capita di sbagliare. Bisogna andare avanti e continuare a prendersi le proprie responsabilità. Gli ho detto che la partita non finisce lì, anche se si sbaglia un passaggio bisogna andare avanti e cercare di fare meglio. I nostri centrocampisti tirano poco? Non arriviamo tante volte in quella zona con loro e quando ci arriviamo preferiscono fare l’ultimo passaggio e non tirare”.
La sconfitta di Champions League è stata difficile da digerire, ma la brutta prestazione di squadra ha fatto subito riflettere la squadra di Pirlo: “A Oporto il presidente era con noi e abbiamo parlato subito dopo la partita. Non è intervenuto in questa settimana perché sapevamo di aver fatto una brutta partita e quindi non ce n’era neanche il bisogno. A Napoli è stato diverso, abbiamo preso gol senza prendere neanche un tiro in porta, quindi non abbiamo fatto così male come in Champions”.
L’allenatore bianconero aveva cercato di risvegliare qualcosa nei suoi giocatori durante l’intervallo della sfida in Portogallo, senza riuscirci: “Avevo alzato la voce già a fine primo tempo perché non mi era piaciuto il modo in cui avevamo gestito la gara, senza riuscire a ripartire dopo l’errore fatto. Nel secondo tempo abbiamo avuto subito 10 secondi di blackout che ci sono costati il secondo gol. Abbiamo analizzato l’errore in questi giorni, ma sappiamo di aver fatto male. Dentro i ragazzi c’era già grande rammarico e ora devono trasfomarlo in energia per domani sera”.
Chiusura sul momento di Kulusevski, in difficoltà nel trovare la propria posizione ideale in campo: “Kulusevski sta meglio, è dispiaciuto per la gara dell’altra sera. Non ha trovato la posizione ideale in campo e lo ha capito anche lui. Sta facendo una buona stagione, ricordiamoci che è al primo anno in una grande squadra e che gioca partite così importanti. Ha 20 anni e avrà sicuramente tempo di rifarsi”.