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Inter, Gagliardini: “Grazie Atalanta. Gasperini mi ha cambiato la vita”

Ieri il viaggio da Torino, dove era in ritiro con l’Atalanta alla vigilia del match di Coppa Italia contro la Juventus, fino a Milano. Oggi le visite mediche con l’Inter e l’ufficialità del trasferimento. Due giorni indimenticabili per Roberto Gagliardini, che attraverso il suo profilo Facebook ha voluto salutar e ringraziare i suoi ex tifosi e non solo. Insomma ce n’è proprio per tutti:

“Voglio iniziare da qui. Da questa foto che ogni volta mi fa venire i brividi. Quasi mi commuove, poi scappa un sorriso. All’improvviso mi torna davanti agli occhi tutto il percorso che ho avuto il privilegio di vivere con voi. Bergamo, la mia città, i primi palloni da rincorrere, la mia famiglia fantastica che non mi ha fatto mai mancare nulla e che è stata, è e sarà per sempre la mia forza, la mia guida. E la famiglia Percassi che non ha mai smesso (soprattutto nei momenti più brutti) di credere in me. Il mio primo e immenso grazie va a loro. E poi l’Atalanta, l’amore di una vita che non passa mai. Qui sono cresciuto, diventato grande, ho imparato a sognare. Qui mi hanno insegnato i valori, il rispetto, qualsiasi piccola cosa. Non dimentico nulla, neanche un dettaglio. I sorrisi coi compagni, i primi gol, le esultanze,le magliette,i momenti più belli come quelli più brutti. Non dimentico nessuno: chi ha creduto per davvero in me, chi ci ha puntato, chi mi ha lanciato. Ma soprattutto l’affetto di ogni singolo tifoso. Gasperini, mi ha cambiato carriera, vita, e prospettive. E sarò riconoscente con lui a vita, superfluo aggiungere altro: per sempre grazie mister! Oggi realizzo uno dei miei sogni, il futuro mi aspetta, è adesso; nel mio cuore però c’è sempre quel posto speciale per voi. Ero un bambino, e di strada insieme ne abbiamo fatta tanta. È successo tutto all’improvviso, tutto in poco tempo. Troppo poco forse per diventare un vostro punto di riferimento, ma abbastanza sicuramente perché voi lo foste per me. Come in tante cose della vita, anche oggi non c’è una spiegazione, un perché, una giustificazione al mio addio. Ma sarei falso se dicessi di stare male: giocherò per uno dei club più grandi del mondo. Ho sempre amato parlare poco. Ma una parola mai come adesso può valere più di tutto: grazie. Una casa è sempre casa, e lo è per sempre. E l’Atalanta è la mia casa, e lo sarà per sempre. Il neroazzurro era nel mio destino, ed un pizzico di voi scenderà sempre in campo con me. Grazie di cuore, e per tutto. Roberto”.