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Iniesta: “Vorrei lasciare il calcio quando e come voglio. Spagna? Ho grande fiducia per i Mondiali”

Dalla finale Mondiale in Sudafrica al paragone con Pedri: le parole di Andres Iniesta

Nel corso di una lunga intervista concessa al quotidiano sportivo spagnolo “Marca”, l’ex Barcellona Andres Iniesta ha toccato diversi temi. Dal proprio futuro all’analisi sugli imminenti Mondiali di Qatar 2022. Infine, il centrocampista spagnolo ha parlato anche di Pedri, considerato in patria proprio come “il nuovo Iniesta”. 

 

 

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Iniesta sull’ipotesi ritiro: “Vorrei lasciare il calcio quando e come voglio”

Un brutto infortunio alle spalle per Andres Iniesta, costretto all’operazione chirurgica per superare un periodo complicato. Nell’intervista rilasciata a “Marca”, l’ex Barcellona – oggi al Vissel Kobe, in Giappone – racconta quelli che sono stati tempi senza dubbio difficili per lui.

 

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“Uno dei motivi principali per cui ho optato per la chirurgia è stato quello di continuare a giocare, di sentirsi un calciatore. L’operazione era una garanzia”. Dunque, sul ritiro dal calcio giocato, Iniesta spiega: “Non so quando arriverà il momento, ma giocherò ancora un po’. Spero di lasciare il calcio quando e come voglio”.  

Iniesta, dal gol vittoria ai Mondiali del 2010 al Qatar: “Sono fiducioso” 

A pochi giorni dall’inizio dei Mondiali di Qatar 2022, inevitabile toccare con Andres Iniesta il tema della finale mondiale tra Olanda e Spagna, in Sudafrica nel 2010. Una sfida che ha riscritto la storia del calcio spagnolo, decisa proprio da un gol di Iniesta. “Se penso a quel gol continua a venirmi la pelle d’oca. È qualcosa che, con il passare degli anni, continuerà ad entusiasmarci. Credo davvero che fino ad oggi non ci sia parola conosciuta che possa definire il momento che ho vissuto quando ho segnato il gol. Non esiste”. Sulla Spagna attuale, pronta all’impegno di Qatar 2022, Iniesta è sicuro: “Ho grande fiducia in questa squadra, nell’allenatore e nel gruppo di giocatori”. Nella rosa a disposizione di Luis Enrique per il Qatar, c’è Pedri, considerato in patria come il possibile erede di Andres Iniesta.

 

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“Non mi dispiace affatto il confronto. Ne ho parlato con lui in alcune occasioni, è un ragazzo capace di non sentire le pressioni. Ha un grande futuro davanti a sé, può diventare il migliore, un punto di riferimento sia per il Barcellona che per la Nazionale. Ha un margine di crescita ancora enorme”.