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Da Wembley a Wembley, come è cambiata l’Inghilterra

Sono passati due anni dalla finale persa contro l’Italia a Wembley, martedì sera si ritorna in quello stadio. Come è cambiata la nazionale inglese

Da Wembley a Wembley, due anni dopo. Martedì sera si sfideranno Inghilterra e Italia, il meglio del calcio del Vecchio Continente, per giocarsi punti importanti verso la conquista del prossimo Europeo. Le due nazionali si sono già affrontate dalla finale dell’11 luglio 2021, sia in Nations League, che nella partita di andata, andiamo a vedere però come è cambiata la nazionale di Southgate rispetto a due anni fa.

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Panchina prima, irrinunciabile adesso

La prima differenza che salta all’occhio tra l’Inghilterra ’21 e quella ’23 non può che essere quel 19enne che sta incantando tutti: Jude Bellingham. In poco tempo si è prima preso il centrocampo del Real Madrid e adesso anche quello della Nazionale. Durante il ‘Wembley Atto I’ è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti, anzi, praticamente è rimasto in panchina per tutto l’Europeo, visti i soli 55 minuti totali giocati tra gironi ed eliminazione diretta. 

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Declan Rice era già titolare ma nel frattempo si è spostato dal West Ham all’Arsenal per la “modica” cifra di oltre 120 milioni di euro. Le prestazioni in calo di Kalvin Phillips hanno portato Southgate a lanciare titolare un criticato Jordan Henderson.

 Il classe ’90 ha scelto di lasciare il Liverpool in estate per l’Arabia, decisione che alla stampa inglese non è proprio andata giù.

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Per il resto pochi cambi…

Per quanto riguarda attacco e difesa pochi cambi. Kane è rimasto il punto di riferimento in un attacco parecchio abbondante (altra differenza con la nostra Nazionale), seppur non più con la maglia del Tottenham ma con quella del Bayern Monaco. Al suo fianco Saka è cresciuto parecchio dopo l’errore dal dischetto contro Donnarumma ed è praticamente diventato inamovibile con il CT Inglese che può sempre contare su Grealish, Maddison e Rashford.

Pickford è sempre il portiere titolare, così come sempre titolari sono rimasti Maguire e Walker, che non vengono quasi mai messi in discussione da Southgate. Ancora titolari anche Stones e Shaw, che proprio nella notte di Wembley ’21 aveva segnato il gol che aveva aperto la finale.