La prima (vera) giornata di Ibra a Milanello
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Non lo hanno mai lasciato solo. Lo hanno accompagnato, acclamato, riaccolto e abbracciato. Da Linate a Casa Milan, arrivando fino a Milanello e anche dopo, quando è rientrato in albergo (foto in alto). Zlatan l’ha anche detto: “I tifosi sono il 50% di quello che facciamo”. L’amore tra i tifosi del Milan e Ibrahimović non si era mai interrotto. Ma tra ieri e oggi tutto è rifiorito, come se questi sette anni non fossero mai esistiti. Un’illusione? Forse, ma oggi questo non conta. A Milanello Ibra ha giocato la sua prima amichevole da giocatore del Milan. E indovinate? Titolare e gol in amichevole contro la Rhodense.
Aspettando il primo vero debutto in campionato, Ibra fa capire di essere pronto. Lo aveva detto, e lo ha dimostrato. Lui è sempre quello, e ai tifosi questo fa impazzire. L’ambizione è la stessa, nonostante i 38 anni. “Magari non corro più come a 28 anni, ma posso sempre tirare da 40 metri”. Parole che lasciano anche un sorriso. Ma è un sorriso alla Zlatan, di quelli che sono sinonimo di ambizione e sicurezza nei propri mezzi.
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Ma quello che colpisce più di qualsiasi cosa è il rapporto tra Ibra e i suoi tifosi. Lo guardano con venerazione, ma con rispetto. Lo sbirciano, se lo godono, provano a capire quelle che sono le sue emozioni. Su queste però c’è poco da capire. Ibra è felice come un bambino, si sente forte e vivo come mai. Aspettando il campo che ovviamente dirà la sua, lui si gode ogni secondo. Vietato considerarlo come un giocatore prossimo al ritiro, Zlatan non lo vuole nemmeno pensare. Il tifoso si concede però il sacrosanto diritto al sogno. Ibra li ha già incantati a San Siro e il suo unico obiettivo è di farlo ancora. Non sarà un amore lungo, l’età non lo permette. Sarà breve ma bello. E senza dubbio indimenticabile.