I 19 assist in stagione, ‘Nuovo Cr7’ ed il sogno Barcellona. Démbelé, l’amico/rivale di Mbappé trascinatore del Dortmund
Mbappé – Démbelé e in Francia già si sogna. Generazione di fenomeni. E poco importa se il talento del Monaco ha recentemente avuto la meglio sull’amico/avversario del Dortmund nei quarti di Champions League. Perché Ousmane Démbelé non ha perso tempo rifacendosi ieri nella semifinale di Coppa di Germania. Gol del 3-2 definitivo e Carletto Ancelotti eliminato. Trascinatore vero a soli 19 anni. 9 gol e 19 assist in stagione. 19, avete capito bene. Miglior assistman europeo. L’ultimo proprio ieri “all’amico, quasi un fratello” Aubameyang. Record su record: il più giovane giocatore a raggiungere 10 gol in Ligue One prima che arrivasse Mbappé a soffiargli il primato. Amici in eterna competizione. In Germania però han scelto il loro preferito già da tempo. E non è un caso se a Dortmund la maglietta più venduta insieme a quella di Reus e di Aubameyang sia proprio quella di Démbelé. Un investimento da 15 milioni nella scorsa estate che ha già dato i suoi frutti. Plusvalenza monstre in vista. Anche se i tifosi gialloneri sperano che il trasferimento dal Rennes al Borussia Dortmund non sia solo una tappa di passaggio. Il motivo è semplice, il sogno del ragazzo anche: “Al momento sto bene a Dortmund e voglio crescere qui per essere protagonista ogni domenica. Un giorno però giocherò per il Barcellona insieme ai miei idoli Messi e Iniesta”. Apprezzamento ricambiato in toto da parte dei catalani. In particolar modo da Robert Fernández, segretario tecnico blaugrana. Dicono che Démbelé fosse la sua ossessione. Lui ed il suo braccio destro, Urbano Ortega, seguirono più volte da vicino il ragazzo quando ancora vestiva la maglia del Rennes. Giungendo ad una semplice conclusione: profilo perfetto per il gioco del Barça. Tanto da chiedere informazioni anche a Theo Chendri, centrocampista francese della cantera del Barcellona nonché amico intimo di Démbelé, per conoscere ogni aspetto della vita calcistica e non dell’ attaccante classe ‘97. Tuttavia al momento di sferrare l’affondo finale si ritrovarono di fronte ad una sorpresa: il giocatore non intendeva rallentare il proprio percorso di crescita sedendosi in panchina a guardare i tre mostri sacri dell’attacco di Luis Enrique. Voleva giocare con continuità. Così scelse la piazza più adatta per lui: il Borussia Dortmund di Tuchel. Lasciando a bocca asciutta anche tutti gli altri top team europei sulle sue tracce (Bayern Monaco, Arsenal, Man Utd, Man City, Liverpool e non solo). Il Barça stesso virò su Paco Alcacer ma non ha mai smesso di tenerlo d’occhio. Magari per provarci nuovamente in futuro, chissà. Lui nel frattempo gioca divertendosi al Dortmund e a chi lo definisce ‘Nuovo CR7’ o ‘futuro Pallone d’Oro’ risponde “non sono a quei livelli e il Pallone d’Oro non è un mio obiettivo: penso solo a vincere titoli di squadra”. Timido e coi piedi ben saldi a terra. Merito soprattutto di mamma Fatimata, la donna più importante della sua vita. Lei l’ha cresciuto da sola dai sette anni in poi insieme ai tre fratelli più piccoli dopo il divorzio col marito. Senza dimenticare come il trasferimento ad Evreux nel quartiere Cité de la Madeleine non fu affatto semplice: numerosi disordini erano all’ordine del giorno in città in quel periodo. Fu costretta a stabilire una regola ferrea per il piccolo Ousmane: poteva uscire di casa solo per andare agli allenamenti e a scuola. Sacrifici su sacrifici ripagati col tempo dal talento di Démbelé. Con gli interessi. E la Francia intera ringrazia pregustandosi la coppia Mbappé – Démbelé: emblema di una generazione di fenomeni presente e futura.