Hellas Verona, Bocchetti: “Voglio un calcio di intensità. Tudor e Juric mi hanno dato tanto”
Il neo allenatore dell’Hellas Verona, Salvatore Bocchetti, si è presentato in conferenza stampa
In casa Hellas Verona è tempo di presentazioni dopo l’esonero di Cioffi. Il neo allenatore Salvatore Bocchetti ha il compito di invertire la rotta dopo le quattro sconfitte consecutive e il diciottesimo posto in classifica con soli 5 punti in 9 giornate. L’ex giocatore del Genoa è un allievo di Gasperini, uno dei tanti in questa Serie A. Intanto, ecco le sue prime parole in conferenza stampa.
Il primo a prendere parola è stato il presidente Setti: “Bocchetti ha dimostrato capacità e intelligenza, il Club gli fa i migliori auguri per l’inizio di questo nuovo percorso”. Poi ha proseguito: “La scelta di Bocchetti nasce dentro al club, come sempre è stato in questi dieci anni di mia presidenza. È pienamente condivisa tra me e il Direttore Sportivo, come qualsiasi altra legata alla conduzione sportiva dell’Hellas Verona”. Prima delle dichiarazioni di Bocchetti, ha detto la sua anche Marroccu: “Il cambio di guida tecnica è stato dettato dai risultati. Ciò che ci ha guidato è stata la volontà di individuare il miglior modo di proseguire il lavoro iniziato nelle scorse stagioni sportive, in particolare la scorsa nella quale Bocchetti ha fatto parte dello staff tecnico di mister Tudor. Quindi non mi resta che augurargli buon lavoro”.
Bocchetti: “Onorato dalla scelta della società. Devo risollevare il morale”
“Onorato della scelta fatta dalla società. È mia intenzione portare un calcio fatto di intensità, pressing, sacrificio. Metterò tutto me stesso per dare il mio contributo, ho entusiasmo e tanta voglia di cominciare” – ha dichiarato subito il neo allenatore Bocchetti. “Di cosa ha bisogno la squadra? Di ritrovare morale, stiamo lavorando sul ritorno alla modalità di stare in campo vista nella scorsa stagione. Domenica ci mancheranno diversi elementi, ma questo non ci impedirà di dare tutto sul campo”.
I suoi modelli? Bocchetti non ha alcun dubbio: “Il modo di lavorare di Juric e Tudor mi ha segnato profondamente, sia come calciatore che come allenatore. Con l’aggiunta di qualche mia idea, come è normale che sia. Questa squadra ha tutto per dare molto, il mio compito è sfruttarne al meglio le qualità”