Questo sito contribuisce all'audience di

Gondou, l’Haaland de La Paternal sulle orme di Beltran e Retegui

Alla scoperta di Luciano Gondou, l’attaccante che piace alla FiorentinarnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnrnAlla

Quando aveva un anno e aveva iniziato a muovere i primi passi, suo nonno Juan lo portava nella piazza del paese per farlo giocare col pallone. E i 6 gol nelle prime 6 giornate del campionato argentino sono valsi a Luciano Emilio Gondou Zanelli il soprannome di Haaland de La Paternal per via dei suoi 189 cm e i capelli biondi. Prestazioni che hanno portato l’interesse della Fiorentina sul giocatore. 

 

luciano-gondou-gpo-gdm.jpg

Argentinos Juniors, la storia di Luciano Gondou

Il classe 2001 di piede mancino è nato a Rufino, provincia di Santa Fe, e lì ha iniziato all’età di 3 anni a giocare nel Club Jorge Newbery, che prende il nome dall’aviatore statunitense fondatore della Fuerza Aerea Argentina. E non esistendo la sua categoria giocava con bambini di 2 anni più grandi. 

 

luciano-gondou-screen-gpo.jpg

 

Da Rufino a Junin. Il legame tra il Sarmiento e Gondou è iniziato all’età di 5 anni quando mamma Mirta, che all’epoca lavorava a Junín, gli ha regalato una maglia del club verde ed è proseguita nel 2017 quando a 16 anni è entrato nelle giovanili. Giocava da esterno o da trequartista, ma poi vuoi per l’altezza e per il suo olfatto sotto porta è stato spostato come centravanti. Viveva nella pensione del club e ha vinto il Trofeo Complementacion 2018 e il campionato Reserva nel 2021 contro il Boca. In mezzo però Luciano ha vestito la maglia del River Plate. Durante un’amichevole ad Ezeiza contro i Millonarios, Gondou ha realizzato 1 gol e 2 assist. Due settimane più tardi si è trasferito a Buenos Aires. Il River lo ha preso in prestito dal Sarmiento e nella capitale ha condiviso la camera della pensione con Lucas Beltran, oggi alla Fiorentina. 

 

A pochi mesi dalla fine del prestito, il Sarmiento ha comunicato al River che per prolungarlo avrebbero dovuto vendere il 50 % del cartellino, ma in piena pandemia il River decise di non fare quell’investimento. Luchi è così tornato a Junin, dove ha debuttato nel 2021 in Prima Squadra e ha realizzato il sogno di suo nonno di vederlo giocare in Primera prima di morire. 18 gol in 85 presenze dal 2021 ad agosto 2023, quando si è trasferito all’Argentinos Juniors allenato da Gabi Milito per 3 milioni e l’80% del cartellino. 

L’avventura con El Bicho però non è iniziata nel migliore dei modi: eliminazione dalla Libertadores col Fluminense e dalla Copa Argentina, che hanno portato alle dimissioni dell’allenatore. In grado di giocare come unico punto di riferimento in avanti o accanto a un’altra punta come il paraguaiano Avalos, l’avvio in Copa de La Liga la scorsa stagione è stato da sogno: doppietta con il River a La Paternal, contro quella squadra che non l’aveva acquistato 3 anni prima. Dopo sono arrivati altri 4 gol nelle prime 6 giornate che lo hanno reso il goleador del torneo.

 

luciano-gondou-screen-gpo-1.jpg

 

Nato in Argentina, ma col passaporto italiano grazie alle origini del bisnonno materno di Bagnaria Arsa in provincia di Udine, Gondou ha raccolto l’eredità di Retegui (capocannoniere Superliga 2022) e Beltran (vice capocannoniere della Superliga 2023), e nella pausa per le nazionali dello scorso settembre è stato convocato da Mascherano per preparare il Preolimpico Sub-23 andato in scena a gennaio in Venezuela. El Diablo de Rufino, come lo chiamavano da bambino, non ha tradito con il gol nell’amichevole contro la Bolivia e ha realizzato il sogno di scattarsi una foto con Messi. Il prossimo potrebbe essere giocare in Europa, con il profilo del ragazzo che piace alla Fiorentina. Il tutto a suon di gol, e Luciano sa come si fa.