Gli inizi in attacco, il problema al cuore e gli occhi del mercato addosso: Pellegrini-gol, la favola continua
Pellegrini-gol, la favola continua. Il Sassuolo torna a vincere, e a sorridere: la sfida del Ferraris tra il Genoa di Juric e i ragazzi di Di Francesco la decide lui, il talentino scuola Roma classe ’96 col vizio del gol. Il quinto quello messo a segno nel pomeriggio gelido e bagnato di Marassi, in una gara che a un’ora e mezza dall’inizio sembrava essere a rischio per la pioggia caduta sul prato verde del Ferraris. Pericolo scongiurato, palla al centro, a rubare la scena a tutti dopo venticinque minuti di gioco è Lorenzo, sempre più protagonista maglia neroverde sulle spalle.
Fallo di Burdisso, punizione di Berardi e Cataldi che alza il pallone: a raccogliere la parabola è il piattone da tre punti sul primo palo di Pellegrini. Genoa-Sassuolo l’ha decisa lui, il ragazzino di (e della) Roma, cercato da mezza Europa e che i giallorossi a gennaio hanno provato a riportare a casa, in anticipo rispetto al diritto di ricompra a giugno per dieci milioni. Missione fallita, perché Di Francesco il giovane se lo è tenuto stretto, troppo prezioso per lasciarlo partire già a metà stagione. La risposta del ragazzo? Sul campo, l’ultima su quello di Marassi. Palla alle spalle di Lamanna, il vice di Ventura Sullo in tribuna che prende appunti, per un futuro pronto a tingersi sempre più di azzurro.
Futuro che Pellegrini ha rischiato più volte di passare lontano da un campo di calcio: la prima ai tempi dei Giovanissimi Nazionali, quando Lorenzo giocava attaccante. I risultati però non erano quelli sperati, a convincerlo che all’area di rigore era meglio preferire il cerchio di centrocampo l’allora suo allenatore Vincenzo Montella. La seconda? Niente questioni tattiche, ma di cuore. Quello ballerino di Lorenzo: aritmia cardiaca, gli venne tolta l’idoneità agonistica, per quattro mesi gli fu proibito persino di allenarsi. L’aritmia, fortunatamente, non era congenita ma temporanea, Lorenzo torna a correre. E a sorridere.
Arriva l’esordio in A con la ‘sua’ Roma, poi il passaggio al Sassuolo e il primo gol in A (a Marassi) proprio contro la Sampdoria del suo maestro Montella. Si arriva ad oggi, ennesimo capitolo di una favola appena cominciata e tutta da scrivere. Piattone destro, Sassuolo che passa al Ferraris grazie al gol del recordman Pellegrini. Eh già, perché nonostante i soli vent’anni per Lorenzo è già tempo di primati: il classe ’96 è infatti l’unico centrocampista ad aver segnato di destro, sinistro, di testa, su rigore e fuori area. A fargli compagnia in A Dzeko, Kalinic, Icardi e Muriel. Motivo in più per la Roma per spingere sull’acceleratore e tornare in estate a bussare in casa del Sassuolo per esercitare il diritto sul ragazzo, a bruciare la tanta concorrenza. Perché la Roma non è certo l’unica ad aver spesso gli occhi su Pellegrini. Lo vogliono in tanti, la Juventus in Italia e altri club all’estero: ma la Roma, da Totti a De Rossi passando per Florenzi, ha dimostrato di tenere ai talenti fatti in casa. Ma questo è il futuro, il presente si chiama Sassuolo. Che è tornato a vincere, e a sorride. Proprio come Lorenzo: piattone destro da tre punti, abbraccio dei compagni per festeggiare, in attesa della prossima pagina di una favola tutta da scrivere… e da raccontare.