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Il gol nel sangue, la Calabria e il “sogno Italia”: chi è Gianni Bruno, attaccante del Sint-Truiden

Alla scoperta di Gianni Bruno, attaccante belga con padre calabrese e mamma siciliana che continua a segnare con il Sint-Truiden

Padre calabrese, mamma siciliana, ma entrambi emigrati a Liegi, in Belgio, a metà degli anni ’80. È lì che nasce Gianni Bruno, attaccante trentunenne belga ma di origini italiane che continua a segnare in Jupiler League, con la maglia del Sint-Truiden. 14 gol in 26 partite giocate, primo posto della classifica marcatori distante solo due reti e un sogno chiamato Italia, che non vuol dire soltanto la maglia azzurra della nazionale. Bruno ama infatti il mare di Campora San Giovanni in Calabria, dove spesso va in vacanza, il sole e il clima italiano, ma dopo l’affermazione in Belgio negli ultimi anni, non nasconde la volontà di giocare in Serie A. La nazionale italiana, poi, sarebbe un sogno. 

La storia fin da bambino

Nato nel 1991 a Rocourt, frazione di Liegi, Gianni Bruno comincia già a 4 anni a dare i primi calci al pallone. Il merito è del papà, che per amore dei figli, decide di diventare un allenatore delle giovanili per seguire da vicino Gianni e il fratello, tre anni più grande. Già a 5 anni, nel RFC Liegi (squadra oggi in terza serie belga) impressiona tutti per il senso del gol: “Ce l’ha nel sangue”, dice il suo primo allenatore. Già pochi anni dopo si trasferisce nelle giovanili dello Standard Liegi, allenate da Simon Tahamata, ex attaccante dell’Ajax, che al primo provino non ha dubbi: “Lo voglio in squadra”. 

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Allo Standard Liegi rimane fino a 15 anni, segnando tantissimi gol e ottenendo anche la convocazione nelle selezioni giovanili del Belgio. In un match delle nazionali viene notato da un osservatore del Lille. È aprile, il trasferimento avverrebbe in estate, dunque la famiglia del ragazzo e la società francese si promettono di “rivedersi”. Così accade: pochi mesi dopo Bruno convince il Lille, firma il trasferimento, ma rimane fino a fine stagione allo Standard Liegi.

Il Lille con Hazard e la svolta in Russia

“Vogliamo offrirti un contratto da professionista”, la proposta dello Standard a fine campionato dopo l’ennesimo titolo di capocannoniere. Troppo tardi. Con il Lille è ormai tutto fatto e Gianni Bruno, nonostante la giovane età, a 16 anni si trasferisce in Francia. Qui gioca prima con l’U17, poi U19 e poi arriva l’occasione in prima squadra. Nel 2011/12, in rosa con lui c’è anche Eden Hazard, che a fine stagione si trasferisce però al Chelsea.

A gennaio del 2012 vive dieci giorni da sogno: prima l’esordio in Coppa di Lega contro il Lione, quattro giorni dopo in Ligue 1 contro il Marsiglia, il 21 arriva quello in Coppa di Francia contro l’AFC Compiègne. Risultato? 0-1 ai tempi supplementari con gol di Bruno al 114′. Sembra poter essere la svolta per la sua carriera, ma non è così: al Lille non trova mai la titolarità, le esperienze con Evian e Lorient sono da dimenticare. 

A marzo del 2016 si trasferisce in Russia, al Sovetov Samara, dove in un anno e mezzo segna sette gol totali, ma inizia a far intravedere delle qualità che attirano gli occhi di diverse società in Belgio.  

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Il Cercle Brugge, lo Zulte Waregem e la firma con il Gent

Gianni Bruno riparte dal Cercle Brugge, in Serie B belga, con cui conquista la promozione in Serie A il primo anno e di cui diventa il capocannoniere l’anno successivo, in Jupiler League, con 8 gol. Da lì il trasferimento allo Zulte Waregem, dove trova la sua dimensione, l’ambiente giusto e la fiducia per esprimersi al meglio. Segna 9 gol nella prima stagione, addirittura 20 l’anno seguente, piazzandosi al terzo posto nella classifica marcatori dietro a Thomas Henry – oggi al Verona – e Paul Onuachu

Il Gent ci punta con decisione e lo acquista. Qui però è poco fortunato e nella stagione passata ha giocato solo 16 partite (con 2 gol) a causa di diversi problemi fisici che ne hanno frenato l’ascesa. 

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La rinascita con il Sint-Truiden

Adesso è ripartito dal Sint-Truiden, squadra in Serie A belga attualmente al dodicesimo posto, con la salvezza già ottenuta a quota 39 punti. Gianni Bruno è tornato a segnare con continuità e nell’ultimo mese ha prima realizzando il gol del 2-2 contro il Genk, ma anche una doppietta nel 2-1 al Seraing. Sono 14 i gol segnati fin qui in Jupiler League. Numeri che gli permettono di sognare in grande.

La nazionale belga l’ha già vissuta dall’U15 all’U21, ma nella maggiore non ha mai esordito. “Sfortunato” a essere nato nell’era della Gold Generation belga, dove la concorrenza in attacco è tanta tra Lukaku, Batshuayi e Origi. Nel 2014 “sfiorò” il Mondiale entrando nella lista dei 40 pre convocati, ma Wilmots gli preferì l’attuale attaccante del Milan. Oggi sogna la Serie A e chissà che – dopo quello del mare di Campora San Giovanni – non ci possa essere anche un altro azzurro nel “destino italiano” di Gianni Bruno.