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Giampaolo: “Quagliarella a Euro2020? Fabio è infinito”

“La filosofia la si insegue sempre, a volte riesce, altre meno. Sono contento del risultato e del fatto che la squadra non si sia disunita. E’ la classica partita che devi vincere. Spero si possa ripartire e che possiamo darle continuità”.

Dopo il 4-1 di Marassi, Giampaolo ha commentato così il poker blucerchiato contro il Bologna di Inzaghi: “E’ un campionato con grande equilibrio e chi avrà continuità si potrà togliere grandi soddisfazioni. Ci sono alcune gare che in momenti del campionato se puoi fare bene determinano una certa inerzia.

Noi dobbiamo dare più continuità di risultati e prestazioni, poi alla fine vedremo – ha proseguito l’allenatore della Sampdoria ai microfoni di SkySport -. E’ il campionato più equilibrato degli ultimi anni, Juventus a parte.

Quagliarella? Ci sorprende e stupisce sempre più. Gli attaccanti hanno fatto molto bene, Fabio ha fatto una grande partita nel derby e stasera ha corso tanto. Da due anni a questa parte ci ha abituato a partite così.

Quagliarella a Euro2020? Fabio è infinito, il miglior cannoniere degli italiani in attività. Sta bene fisicamente, ha una maturità che gli permette di mantenere concentrazione in gara. Ha un affetto straordinario da parte dei tifosi. Più invecchia, più migliora. Quando si mette a disposizione così, non dimostra di avere 36/37 anni.

Abbiamo cambiato tanti interpreti ma vogliamo sempre calciatori con caratteristiche precise. Io so di cosa c’è bisogno ogni volta per migliorare: di tanta qualità, a livello di palleggio.

La filosofia non accetta compromessi: devi fare tu la partita. E c’è bisogno di personalità e qualità al di sopra della media. Io rincorro questo sogno, anche con giocatori sconosciuti. Ekdal ha grande esperienza internazionale. Vieira? Non ha mestiere ma ci arriverà. Torreira, a parità di età, aveva più personalità e qualcosa in più ma anche lui ci può arrivare.

Torreira in due anni che l’ho allenato non ha sbagliato un allenamento, sempre dentro, mentalmente e fisicamente. E’ arrivato in Italia con una valigia di cartone ma voleva fare il calciatore e continuerà la sua scalata. La differenza tra un giocatore e un altro è l’ambizione. Ne ho conosciuti tanti che non avevano la sua ‘fame’. E spero che Vieira farà il suo percorso. I calciatori forti rendono forte anche l’allenatore”.