Questo sito contribuisce all'audience di

Genoa, presentato Pinilla: “Mi manca il campo, qui per segnare”

Maglia 51 e voglia di giocare. La ricetta di Mauricio Pinilla al Genoa parte da qui. Presentato ufficialmente, l’attaccante cileno ha così parlato del suo ritorno in rossoblu: “Ho tanta voglia di iniziare a giocare. Sono stato fermo un paio di mesi senza mettere piede in campo. Conosco Genova e i tifosi, sono felice di essere qua. Voglio togliermi delle soddisfazioni”.

“Sicuramente Pavoeltti ha lasciato un segno molto importante qua. E’ un giocatore che qui è cresciuto molto, diventando l’idolo di tutto l’ambiente. Vengo qua con l’ottimismo di sapere che è una bella responsabilità ma allo stesso tempo è una bellissima sensazione. Sarà una grande sfida e sono sicuro che riuscirò a segnare tanti gol, riprendendo la strada lasciata”.

“Qua le rovesciate mi sono mancate, ma a Bergamo sono riuscito a fare qualche bella acrobazia. Spero di segnare e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi. Mi auguro possa capitare anche qua. Non c’è stata una lunga trattativa, quando ci siamo sentiti con Preziosi c’era la possibilità di tornare. La mia volontà era quella di continuare in Serie A. Quando c’è stata la possibilità di venire qua a Genova, i dubbi erano pochi. Ho parlato col presidente e abbiamo deciso di prendere questa strada”.

“Simeone è un ottimo giocatore. E’ un ragazzo giovane che è riuscito a inserirsi nel calcio italiano. E’ un giocatore che sicuramente conoscerò in questo periodo. Ha molta fame, ottime qualità e grandi margini di miglioramento. Può diventare un grande giocatore. Gomez? Col Papu gran rapporto, ci ritroveremo da avversari. Voglio ritrovare la Nazionale, il Genoa può aiutarmi e io aiutare il Genoa. Juric ha molta voglia, qui io posso migliorare tanto. Sono a disposizione, mi rimetto in un allenatore giovane che conosce il calcio italiano e che ha voglia di portare la squadra in alto: è bello. Fisicamente sto bene, mi manca il campo, tra dieci giorni sarò perfettamente in forma. La Roma? A volte cuore e testa fanno giocare meglio del fisico”.