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Genoa, Mandorlini: “Pronti all’esame Atalanta. Formazione? Cambierò qualcosa”

Sosta per le nazionali ormai alle spalle, per il Genoa è ora tempo di tornare in campo: quella di domani pomeriggio al Ferraris, però, non sarà di certo una gara come le altre. A far visita al Grifone chi sulla panchina rossoblù ha scritto le pagine più belle della storia recente del club, quel Gian Piero Gasperini per otto anni protagonista a Genova e ora lanciatissimo con la sua Atalanta verso le zone alte della classifica. Sfida di Marassi che Andrea Mandorlini dal Signorini oggi pomeriggio ha introdotto così.

“Arriva una squadra importante che sta facendo molto bene, ha tanta fiducia, una buona posizione di classifica, noi però dobbiamo ripartire e tornare a fare punti in casa. Chi temo di più? È una squadra che lotta per l’Europa, sono tanti gli aspetti da non sottovalutare al di là dei singoli, ma noi siamo il Genoa. Magari una squadra brutta ma tosta e dovremo tornare ad esserlo già da domani, ricordo che giocare qui è stato sempre difficile”. Su come affrontare i ragazzi di Gasperini. “Dovremo prima di tutto essere bravi a contenerli, poi è vero che ultimamente abbiamo proposto meno per tanti motivi, mi auguro che domani sia una sfida diversa. Abbiamo preparato la gara, domani c’è l’esame e vediamo se riusciremo a trarre i frutti di quanto fatto in queste due settimane di lavoro delle quali sono contento”.

Sull’umore della squadra. “Sono tutte parole, tutto si gioca poi nella partita. Tifoseria in subbuglio, Preziosi allo stadio e il ritorno di Gasperini a Genova? Noi siamo figli del risultato, poi ci sono tutte queste situazioni che conosciamo, i tifosi faranno di tutto per aiutare la squadra, torna poi il presidente, più siamo meglio è”. Sulla formazione. “Se cambierò qualcosa? Sì, c’é Cataldi che oggi non si è allenato (si prova a recuperarlo per la panchina) e che ha la caviglia molto gonfia, quindi vediamo domani. C’è il non recupero di Veloso (non andrà neanche in panchina), però anche Izzo può giocare lì. Alla Mandorlini? – Anche lui in carriera cambiò spesso ruolo, indossando una volta la 10 nell’Inter di Trapattoni – a me piacciono i giocatori duttili, per me lui per qualità e caratteristiche lo può fare. Come ho vissuto sulla mia pelle da difensore hai la visione dell’azione da dietro, in quella zona del campo potrebbe fare bene”. Sulla squadra impaurita nonostante una posizione di classifica che resta relativamente tranquilla. “Quando mancano i risultati vengono meno le certezze, cambia l’umore, l’ambiente. La partita è difficile ma quello che conta è il risultato. I giovani in campo? Qualche volta si sono visti, che tutto debba passare da questi ragazzi vorrebbe dire mettergli tanta pressione addosso e non sarebbe il caso. Sono dentro al discorso tecnico-tattico e sono contento di come si stanno allenando”.

Alla domanda se domani punterà sulla voglia di rivincita di Pinilla. “Lui gioca perché ha delle caratteristiche, è un giocatore fisco, solido e caratteriale, tutte cose importanti delle quali la squadra ha bisogno. Simeone a digiuno di gol? Non segnare succede anche ai più grandi, ha lavorato bene in queste due settimane, per lui non è un problema. Deve solo pensare a giocare tranquillo e per la squadra e verrà premiato”.