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“Futuro dell’Italia? Basta guardare come gioca Barella”. Cagliari, prima rete in serie A per “Barellino”

“Futuro dell’Italia? Basta guardare come gioca Barella“: chi può dare torto al ct azzurro Giampiero Ventura? Su piccioccheddu” si è fatto grande e adesso è arrivata anche la prima gioia in serie A. In campo qualità e quantità, Barella è capace di passare dal dribbling stretto e il raffinato e preciso dei passaggi filtranti al tackle sradica palloni in pochi secondi, mancava solo la rete: è arrivata alla sua quarantacinquesima partita con i sardi, la trentacinquesima in A. Un anno da favola per “Barellino”, prima “mascotte” e adesso padrone del centrocampo. Oggi in pochi darebbe torto a Ventura, ma c’è chi in Sardegna ha da sempre scommesso ad occhi chiusi sul talento del Cagliari, il gioiellino fatto in casa. Gianfranco Matteoli lo portò in rossoblù, Gianfranco Zola lo fece esordire in Coppa Italia, Gianluca Festa in campionato: era la stagione 2014-2015.

“Non dimenticherò mai il giorno dell’esordio” – raccontò Barella ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com – “Il rientro nello spogliatoio. Tutti quegli idoli come Conti, Cossu e Dessena stavano aspettando me per farmi la festa, nel vero senso della parola! Ricordo tanti schiaffoni, per fortuna erano affettuosi. Poi pacche sulle spalle, complimenti e frasi di incoraggiamento: per me indimenticabile”. Massimo Rastelli ha pensato al resto. Prima la decisione, il prestito al Como,nel gennaio 2016 per “fargli acquisire maturità”. Poi il ritorno e la promozione: titolare fisso dalla tredicesima giornata dello scorso campionato.Parliamo tanto, con il nostro allenatore, è sempre stato così. E’ una persona diretta, leale. All’inizio mi disse che dovevo impegnarmi di più, che quello che stavo facendo non bastava a guadagnarmi il posto. Dall’anno scorso, invece, sono arrivati molti complimenti e gli devo tanto: è lui che mi ha permesso di guadagnarmi un posto in serie A”.

Solo qualche infortunio ha impedito l’esplosione definitiva, come accaduto anche con la Nazionale Under 20, con la frattura alla mano dello scorso 24 maggio, nella gara contro il Sudafrica. La rovinosa caduta al suolo ha determinato la conclusione anticipata dell’avventura di Barella nel Mondiale di categoria. Ci ha pensato Luigi Di Biagio a restituirgli il sorriso azzurro: a settembre le prime due partite con l’Under 21. Ma le parole di Ventura fanno pensare a una nuova “promozione”: “Io nell’Italia a fianco a Verratti? Magari! Poi giocare con Marco sarebbe ancora più bello: è un fuoriclasse assoluto a livello mondiale. Detto questo a chi non piacerebbe giocare per l’Italia? E’ il sogno di ogni bambino che inizia questo sport, incrociamo le dita”. Modelli? Il top… “Tra i giocatori di adesso, nel mio ruolo, il più forte è sicuramene Radja Nainggolan: ho anche avuto la fortuna di allenarmi con lui qualche volta. Ma se dovessi chiedere la maglia a qualche collega la chiederei a Messi, secondo me il più forte in assoluto: lui è di un altro pianeta”.

“Alcuni mi chiamano Barellino, è partito dalla Primavera perché sono sempre stato il più piccolo, altri Alfonsino perché so un po’ di tutti: mi piace leggere…”. Adesso “Alfonsino”, è atteso a casa per festeggiamenti speciali. Ad aspettarlo non ci sono solo i suoi genitori, ma anche la sua ragazza, il cagnolino “Lebron” e una nuova arrivata: “Rebecca! Desideravo avere un figlio, in questo caso una bambina, da giovane: è una cosa bellissima. Ho più responsabilità, sono un papà: anche questo aiuta a crescere”. La maturazione è a buon punto e dopo la prima rete con il Cagliari potrebbe presto arrivare il primo gol alla Sardegna Arena e, chissà, magari la prima convocazione di Ventura.

“Spero di essere apprezzato per quello che sono, io ci metto sempre il massimo, sperando che basti…“. L’interesse nel corso degli anni di Juventus, Barcellona, Olympique Marsiglia e Roma dicono di sì. L’affetto travolgente del popolo rossoblù la risposta definitiva: a Cagliari Barella è già idolo e leader. Su piccioccheddu è cresciuto e adesso si sta facendo campione.