Figlio d’arte, talento innato. Ma chi è davvero Justin Kluivert?
Un Kluivert di nuovo in Italia? Ancora no, ma la Roma oggi ha fatto dei passi avanti per accaparrarsi il talento olandese classe ’99. Anonima fu l’esperienza di papà Patrick, intrigante si prospetta quella del figlio Justin, pronto a conquistare la Roma. Un peso non indifferente quello di dover fare i conti con il nome e la reputazione di un grande del calcio olandese che come lui è partito dall’Ajax per diventare grande nei migliori campionati d’Europa. Soprattutto se le premesse sembrano essere quelle di un calciatore con enormi potenzialità.
Justin ha espressioni e modi molto affini a quelli di suo padre, ma in campo è tutt’altra cosa. Non fa il centravanti, e i gol è più bravo a farli fare ai compagni, con tutto che è già riuscito a segnare 10 gol in 30 partite alla sua seconda stagione di Eredivisie dove ha giocato spesso da titolare.
Di professione fa l’esterno, destro o sinistro non fa alcuna differenza, almeno per lui. Perché la sua attitudine è quella di puntare l’uomo, sempre, in ogni direzione. La sua forza, oltre alla velocità, è il tocco di palla che, accompagnato dalla sfrontatezza tipica di chi è conscio delle proprie potenzialità, crea un calciatore pronto a mettere in costante difficoltà qualsiasi difensore nell’uno contro uno.
Arriva con la fama del grande prospetto, costruita non grazie al nome che porta sulla schiena, ma da un impressionante impatto avuto sulla prima squadra dell’Ajax, un club che i giovani sa bene come lanciarli. Con la maglia dei Lancieri ha segnato ancor prima di firmare il suo primo contratto da professionista e, una volta aggregato in maniera definitiva in prima squadra, nonostante l’età, è riuscito a diventare uno dei più forti e talentuosi esterni del campionato, tanto da trovare già la sua prima tripletta in carriera.
E ad accorgersi del suo talento sono stati anche i membri dello staff della nazionale maggiore olandese, che lo ha fatto esordire nell’amichevole contro il Portogallo lo scorso marzo nonostante dovesse compiere ancora 19 anni. Papà Patrick desiderava per lui una carriera al Barcellona, ma per evitare di essere solamente un figlio d’arte, è necessario che Justin prenda la sua strada. Anche lui sembra destinato a dover passare per l’Italia, ma con un’altra destinazione e con l’obiettivo di lasciare il segno sin da subito. Come ormai si è abituato a fare in carriera.