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Inter, Farris: “Acerbi è tutto tranne che un razzista”

Il commento dell’allenatore in seconda nerazzurro alla partita di San Siro contro l’Empoli

Ennesima vittoria per l’Inter, ennesimo successo per Simone Inzaghi che si avvicina sempre più al suo primo scudetto da allenatore, e avvicina i nerazzurri alla seconda stella. A San Siro battuto 2-0 l’Empoli grazie ai gol di Dimarco e Sanchez, andati a segno rispettivamente all’inizio del primo tempo e alla fine del secondo. Nel post partita, l’allenatore in seconda del’Inter Massimiliano Farris ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN.

Inter-Empoli, il commento di Farris nel post partita

L’allenatore nerazzurro ha commentando la prestazione di Barella: È una stagione di altissimo livello del Bare, che è rientrato ancora più carico dal bel gol fatto in Nazionale. Le parole spese per Nico valgono per tanti, molti hanno fatto voli transoceanici. La squadra ha fatto un bel primo tempo, siamo andati meglio nel secondo e a conferma della forza del nostro gruppo le sostituzioni ci hanno dato una grande mano a portare a casa questa partita.

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Sulla decisione di schierare Acerbi titolare, Farris ha dichiarato: “Chiaro che l’ultima decisione la prende il mister, però Francesco è tornato, c’è stato un bel tumulto, so che anche la società ha parlato. Abbiamo aspettato fino al suo rientro per parlare, quando lui ci ha detto che lui non ha assolutamente pronunciato la frase razzista. Chiaro che tutti ci siamo schierati al suo fianco. Personalmente posso dire che conosco Francesco dai tempi della Lazio, è un bravissimo ragazzo e tutto tranne che un razzista. Chiaro che è stato un brutto episodio, speriamo che adesso si sia chiuso e si torni a parlare solo di calcio”.

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Farris ha poi ha continuato commentando l’importanza del reparto difensivo: Vuol dire qualità dei ragazzi, perché noi diamo le idee, diciamo lo spartito, però poi gli strumenti ce li hanno loro e lo sanno suonare molto bene questo spartito. Sta funzionando tutto molto bene, la mobilità dei nostri difensori, ma anche la capacità di coprire gli spazi, quando i difensori si sganciano vengono coperti dai centrocampisti. Quindi è un lavoro di squadra che funziona, che stiamo portando avanti molto bene. Poi onestamente se segna Dimarco piuttosto che un altro difensore va benissimo, sappiamo quanto Federico abbia addosso la maglia dell’Inter e il fatto che abbia segnato oggi a San Siro ci rende molto felici e orgogliosi”.

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Photo credits: Andrea Rosito

L’allenatore si è poi soffermato su Lautaro Martinez: “Consideriamo che anche lui è l’ultimo arrivato, quindi aveva anche un po’ di stanchezza. Veniva dalla trasferta più lunga in aereo, poi è un ragazzo che si è sempre messo a disposizione, è il nostro capitano ed è veramente capitano all’interno dello spogliatoio. Poi la cosa bella è che tutta la squadra quando lui è in campo cerca di fornirgli i palloni per fare gol. Ci sta che possa avere una o due partite di appannamento, ma credo che non possiamo proprio discuterlo. È vero che qualche partita non ha segnato, ma il lavoro che fanno lui e Thuram, Arnautovic e Sanchez, ci danno una grandissima mano in fase di non possesso. Poi ripeto oggi è arrivato un gol da difensore, ma anche da un attaccante”.

Infine, sullo scudetto sempre più vicino: “Onestamente non abbiamo mai parlato di scegliere la partita in cui vincere lo scudetto. Noi abbiamo fatto tantissimi punti e abbiamo un bellissimo vantaggio, ma oggi non basta. Mancano ancora 8 partite, dobbiamo ancora fare bene. Abbiamo solo in testa di arrivare allo scudetto, chiaro che il prima possibile sarebbe meglio, ma ci stiamo anche godendo il percorso che abbiamo fatto.