Falcao ci crede: “Roma, Scudetto possibile. Ma non farti scappare Totti e Spalletti”
Pronunci quel nome a Roma e chiunque abbia il giallorosso nel sangue, magari con un capello bianco qua e là, non può far altro che accennare a un commosso sorriso. Paulo Roberto Falcao, l’ottavo re, la mente fantasiosa e pensante di quella squadra colma di fascino che riuscì a vincere il secondo scudetto (1983) romanista. Ieri a Firenze in occasione del suo ingresso nella Hall of Fame del calcio italiano (“Questo
premio testimonia dell’amore
che mi sono conquistato durante
la mia permanenza a Roma.
Sono orgoglioso
di aver ricevuto questo riconoscimento
insieme a una
grande figura come Nils Liedhlom.
Un allenatore, anzi un
uomo, al quale devo tantissimo”), Falcao ha parlato alla Gazzetta dello Sport anche del presente della “sua” Roma, quella che da anni insegue e assapora da vicino lo Scudetto, quello che cerca da tempo di interrompere l’egemonia della Juventus: “La Roma ha imparato a vincere
anche giocando malino – ha detto -. È
successo a Udine e anche contro
il Genoa. È un buon segno.
Vuol dire che la squadra è solida.
È questo il segreto per conquistare
gli scudetti. Del resto sono anni che la Roma è lassù in classifica. Questo vuol dire che tutti stanno lavorando bene. Il problema è che la Juve batterà il Crotone nel recupero e quindi in realtà i bianconeri hanno quattro punti di vantaggio. Il campionato è riaperto ma la Juve resta la favorita. Come sempre. Era così anche ai miei tempi. La Juventus è la Juventus”.
Una Roma proiettata nel presente, ma anche nel futuro. Un futuro che, secondo Falcao, non può proprio fare a meno di due figure: Francesco Totti e Luciano Spalletti: “Totti è ancora importante, lo
ha dimostrato anche nell’ultima
gara di campionato. Magari
non può più garantire tutta
una partita al cento per cento.
Gli anni passano anche per lui.
Ma giocando trenta minuti
può inventare qualcosa di decisivo
in qualsiasi momento.
Quanto al suo contratto credo
che sia Francesco a dover decidere
se continuare oppure no.
E le sue scelte dovranno essere
accettate da tutti. Un campione
come Totti deve essere rispettato
per quello che ha dato
la Roma. Luciano mi piace come allenatore.
È preparato. Uno come
lui non me lo farei scappare.
Lui è uno dei segreti di questa
Roma”.