Napoli, Calzona: “La colpa è mia. Su cosa dobbiamo lavorare? Sull’orgoglio”
Le parole di Francesco Calzona al termine della sfida tra Empoli e Napoli
Finsice 1-0 la sfida del Castellani tra Empoli e Napoli. A decidere il match è il gol, in apertura di gara, di Alberto Cerri. L’attaccante è stato poi sostituito a metà del primo tempo per via di un infortunio. Al termine della sfida, l’allenatore del Napoli Francesco Calzona ha analizzato il match ai microfoni di DAZN.
Le parole di Calzona
Francesco Calzona ha esordito: “Cosa non ha funzionato? L’approccio alla partita. Siamo entrati molli in campo, mentre l’Empoli è stato feroce. Non abbiamo mai affondato, siamo stati timidi. È inconcepibile questo, ma la responsabilità è la mia. Evidentemente non sono riuscito a comunicargli la mia voglia di arrivare il più lontano possibile. Champions? Se non vinciamo le partite e addirittura le perdiamo è difficile pensare di arrivarci. Dobbiamo cercare di onorare la maglia, dare di più e soprattutto entrare in partita prima. C’è un dato sconcertante: siamo la squadra che ha segnato di meno nei primi 15 minuti. Non abbiamo mai un approccio come si deve. L’Empoli lo ha avuto e ha vinto la partita”.
L’allenatore del Napoli ha poi proseguito: “Siamo troppo leziosi. Nel primo tempo lo siamo stati in possesso palla. Questo problema di mancanza di rabbia per riconquistare la palla è una cosa che ci portiamo dietro da quando sono arrivato. Ma ripeto, la colpa è mia. Evidentemente non sono riuscito a comunicargli questo concetto importante della conquista alta, della rabbia per riprendersi la palla. Questa squadra ha un potenziale offensivo importante, ma serve stare più alti. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, ma non abbiamo mai tirato in porta. Vuol dire che siamo anche leggibili e questa squadra non se lo può permettere, abbiamo tanta qualità. La colpa è mia, non siamo riusciti a svoltare”.
Infine, Calzona ha concluso: “Le vicessitudini del Napoli in quest’anno sono note. Non pensavo di trovarlo in una situazione così. Giocando ogni tre giorni qualche magagna l’abbiamo nascosta, ma sicuramente questa squadra deve fare di più. Dobbiamo fare di più, lo dobbiamo alla città e alla società. Da quando ci sono io, la colpa di tutto questo è solo mia e dei giocatori. La società ci fa lavorare in tranquillità e il pubblico ci segue in casa e fuori. Abbiamo tutti gli elementi per fare bene, ma non ci stiamo riuscendo. E questo mi dispiace tantissimo. Dobbiamo guardare alla prossima partita. Dobbiamo lavorare in primis sull’orgoglio. Tatticamente lavoriamo tantissimo, ma se non capiamo che alcune situazioni vanno oltre la tattica… Questo ci manca, su questo dobbiamo lavorare. I giocatori nuovi sono arrivati in una stagione difficile. Io cerco di mettere in campo la formazione migliore. Ci sono gli allenamenti per dimostrare. Ma come scusante per tutto questo c’è proprio il fatto che sono arrivati nella peggior stagione del Napoli degli ultimi anni. Magari questo ha rallentato l’inserimento. Personalmente chiedo scusa ai tifosi del Napoli. La contenstazione ci sta tutta, la dobbiamo accettare. I tifosi napoletani fanno anche contestazioni equilibrate. Posso solo ringraziarli e chiedergli scusa per questo finale di stagione non bella”.