Dall’arrivo tra lo scetticismo all’esordio da sogno, fino alla fascia da capitano: Danilo conquista la Juve e il rinnovo

 Il rinnovo di Danilo fino al 2025 è ormai ufficiale, il difensore brasiliano resterà quindi alla Juventus ancora per due stagioni. Arrivato nel 2019 nello scambio che ha portato Cancelo al Manchester City, il suo percorso in bianconero è sinonimo di crescita, grinta, lavoro, leadership e duttilità.  

 Quando la Juventus ha ufficializzato lo scambio Danilo-Cancelo con il City, in molti pensavano che i bianconeri avessero concluso una trattativa svantaggiosa. Il terzino portoghese, classe ’94, era in grande crescita e tra i migliori terzini del momento. Il brasiliano, invece, era una riserva della squadra di Guardiola e sembrava essere in una fase calante della propria carriera. L’arrivo di Danilo nella Torino bianconera è quindi stato caratterizzato dallo scetticismo generale.  

 

L’esordio da sogno di Danilo

Sono però bastati 29 secondi a Danilo per far ricredere tutti e conquistare i tifosi della Juventus. È il 29 agosto 2019 e il calendario ha messo di fronte già alla seconda giornata di campionato Napoli e Juventus, allenata dall’ex Maurizio Sarri. Al 15′ del primo tempo De Sciglio si ferma per infortunio e Danilo entra in campo al suo posto. Meno di 30 secondi e l’Allianz Stadium sta già urlando il suo nome: con un velocissimo contropiede la Juventus passa in vantaggio, il gol porta la firma proprio di Danilo, all’esordio con la maglia bianconera. 

Da lì inizierà una partita spettacolare, vinta solamente nel finale dalla Juve grazie a un autogol di Koulibaly che fissa il risultato sul 4-3. Per Danilo è l’esordio dei sogni, il miglior modo per presentarsi ai suoi nuovi tifosi.  

L’evoluzione del ruolo in campo e nello spogliatoio

Il primo anno di Danilo alla Juventus termina con la vittoria dello scudetto, il nono consecutivo, e l’esonero di Sarri a causa della precoce eliminazione dalla Champions League. Al posto dell’ex Napoli arriva Andrea Pirlo, alla prima esperienza da allenatore, e per il difensore brasiliano è una prima svolta. 

Se con Sarri Danilo ha sempre giocato da terzino destro e sinistro, ruoli che aveva sempre ricoperto in carriera, con l’arrivo di Pirlo nasce il “Danilo tuttocampista“. La stagione della Juve non è delle migliori, ma l’ex City riesce a diventare un titolare indiscusso grazie alla sua grande disponibilità e alla sua duttilità. Terzino a destra e a sinistra, difensore centrale e – all’occorrenza – anche mediano: con Pirlo Danilo gioca ovunque e garantisce sempre prestazioni di livello. Nonostante i tanti e diversi ruoli, il brasiliano riesce infatti a essere sempre tra i migliori bianconeri in campo. 

 È l’anno della consacrazione di Danilo a leader tattico della Juventus, da questo momento l’ex City diventa un titolare intoccabile dell’undici bianconero. 

Anche l’avventura di Pirlo dura però un solo anno e alla Juve torna Massimiliano Allegri. Nuovo allenatore ma la musica non cambia: Danilo è sempre tra i protagonisti della squadra bianconera, nonostante qualche infortunio di troppo lo costringa spesso ai box. 

 Si arriva così all’estate 2022, questa volta l’allenatore non cambia, ma lo spogliatoio della Juventus saluta un leader importante come Giorgio Chiellini. La fascia di capitano passa così al braccio di Leonardo Bonucci, mentre i vice capitani diventano – per anzianità – Cuadrado e Alex Sandro, arrivati entrambi alla Juve nel 2015. A novembre arriva però l’annuncio di Allegri: “Ho parlato con Cuadrado che nelle ultime partite era un pò nervoso e abbiamo deciso insieme di dare la fascia a Danilo che è più sereno. Anche Alex Sandro è d’accordo. Bonucci quando gioca resta il capitano della Juventus”.   

 

Poche parole, ma chiare: Danilo è ormai uno dei leader assoluti dello spogliatoio della Juventus. Fascia al braccio, il brasiliano sta guidando la squadra in campo da quando Bonucci si è fermato per infortunio.

In una stagione non semplice, Danilo è tra i migliori della squadra di Allegri e l’uomo copertina di una Juve battagliera. Con le sue prestazioni e la sua grinta si è guadagnato il rinnovo per altre due stagioni, per lui si prospetta quindi un ruolo sempre più da leader nello spogliatoio bianconero.