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Dal campo ai banchi di scuola: ecco il liceo dei talenti del Manchester United

Il giorno dopo i 90 minuti da sogno contro il Midtjylland, conditi da una doppietta decisiva, cosa ha fatto Marcus Rashford? E’ andato a scuola. Da wonderboy del pallone in grado di stupire tutti a schoolboy come i suoi coetanei, liceali. Quando compiono imprese sul rettangolo verde capita di dimenticarsi quanti anni hanno, ma ci sono alcuni calciatori come il 18enne Rashford che in alcuni momenti devono tornare sulla terra e fare ciò che fanno i ragazzi della loro età: andare a scuola. E poco importa se la faccia di Rashford era su tutti i quotidiani.

C’è un posto dove i baby dello United tornano adolescenti più o meno come gli altri. E’ il liceo Ashton-on-Mersey, a pochi chilometri dall’Old Trafford, dove questi giovani talenti studiano e si diplomano. La scuola superiore è una tappa fondamentale nella vita e nella crescita di ogni ragazzo fino alla maggiore età, e i vertici dei Red Devils lo sanno: perchè i loro talenti dell’Academy diventino professionisti completi è bene fargli allenare anche la mente e lo studio, per gli Under18 dello United, è importante. E allora non c’è da stupirsi se Marcus Rashford il giorno dopo la sua doppietta al Midtjylland o quella all’Arsenal ha ripreso in mano libri e quaderni. Zaino in spalla ed ecco che al posto di Louis van Gaal ci sono da stupire e convincere i professori, a scandire la giornata non è il fischietto ma la campanella, dal campo ai banchi di scuola. Da calciatori a studenti, il passo sembra piuttosto breve anche perchè lo United è dal 1996 che ha una partnership con l’Ashton-on-Mersey che permette ai talenti delle giovanili dai 16 ai 18 anni di frequentare questo istituto. ‘Investire nelle persone’, questa la mission della scuola che il Manchester United ha supportato con una donazione da 100mila sterline e supporta tuttora, sempre con una partnership economica.

I muri di quel liceo trasudano calcio. Adesso l’Ashton accoglie i vari Rashford, Fosu-Mensah, Poole, Andreas Pereira e in passato per quelle aule sono passati Gerard Pique, Jonny Evans, Robbie Brady, James Wilson, Ryan Shawcross, Danny Welbeck, Darren Fletcher, Adnan Januzaj e Jesse Lingard tra gli altri. Tutti diplomati all’Ashton-on-Mersey. Il preside è fiero di essere a capo di questa scuola non ordinaria; nel suo ufficio campeggia una maglia di Lingard, tornato per un giorno in quel liceo per un incontro con gli studenti. Anche Fletcher è ritornato lì e ad aspettarlo c’erano 60 ragazzini; meglio esibirsi in campo davanti a 60mila spettatori, come lo stesso centrocampista del West Brom ha ammesso: più nervoso in quell’occasione che per il debutto in Champions… E’ così. E all’Ashton-on-Mersey non è insolito trovare anche qualche giocatore o ex United dietro la cattedra, come Januzaj che l’anno scorso ha aiutato gli studenti durate l’ora di francese, o il responsabile del settore giovanile che è andato a parlare dei valori del club, o ancora sir Alex Ferguson che ha tenuto una lezione sulla leadership. D’altronde, chi meglio di lui?

Volenti o nolenti, tre anni all’Ashton per i giovani Red Devils sono d’obbligo anche perchè se non dovesse andare bene col calcio i ragazzi hanno la possibilità di ottenere borse di studio e periodi di apprendistato per iniziare una nuova carriera. Un’attenzione al ragazzo a 360 gradi e non solo sotto il profilo del professionista sportivo. E’ forte il binomio sport-istruzione da quelle parti per tutti quei ragazzi che sono professionisti in campo, e fuori… ragazzi come tanti. O quasi.