Questo sito contribuisce all'audience di

Croazia, Dalic e Modric in coro: “Mandzukic è il top”

Ad un passo dalla storia, a 90′ dal sogno. Sono ore caldissime per la Francia, forse ancora di più per la Croazia, la tredicesima debuttante ad una finale Mondiale. Giocare con il coltello fra i denti? Certo. Ma soprattutto: “Divertiamoci e godiamoci il momento. Se vinciamo nessuno sarà più orgoglioso di noi. In caso contrario, lo faremo con dignità complimentandoci con gli avversari”.

Ha le idee chiare il ct Dalic, che probabilmente non si sarebbe mai aspettato di arrivare fin qui. E’ arrivato fra l’andata e il ritorno dello spareggio pre Mondiale. Pochissimo tempo per preparare al meglio una competizione del genere, nonostante giocatori professionisti ed impeccabili dal punto di vista comportamentale. Fra questi c’è anche Mario Mandzukic: E’ un giocatore top, ma top top. Non fa alcuna differenza, che sia un’amichevole o una finale, che giochi ala o punta. Non ci sarà mai un allenatore che avrò problemi con lui, sarebbe fondamentale per qualunque squadra”

A confermare il tutto ci pensa poi anche Modric, seduto accanto al suo allenatore: “Veder il modo in cui lotta è una motivazione in più per tutti i compagni”. Lui che dribbla ogni discorso sul pallone D’oro e che usa la voce per ricoprire di elogi il suo ct: “Quando è arrivato non eravamo nemmeno sicuri della qualificazione. Ci ha dato fiducia fin dal primo match contro l’Ucraina. Quello che ci piace di più di lui è la sua sincerità e il suo approccio con i giocatori. Apprezziamo i suoi valori, non solo come tecnico, ma anche come uomo”

Adesso la finale appunto: “La più grande partita che ci capiterà mai di giocare – chiude Dalic – ma non la più difficile: quelli erano gli ottavi, ma li abbiamo già passati. I miei giocatori se la sono meritata, loro che sono passati da dieci anni di momenti difficili, da stadi vuoti a causa delle squalifiche. Sono arrivati qui con il carattere”.