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Empoli, Corsi: “Follia pensare di retrocedere per il paracadute”

L’intervista di Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, al Corriere dello Sport

Alla vigilia della gara di campionato contro il Bologna, Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Sulla carta, la partita è molto complicata per la squadra toscana, ma il presidente si è detto fiducioso: “La salvezza passa anche da vittorie inaspettate e stai sicuro che l’Empoli farà di tutto per battere il Bologna“.  

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Il presidente Corsi è poi tornato a parlare della cessione di Baldanzi alla Roma, spiegandone le motivazioni: «Noi siamo una società che deve sempre guardare ai conti, poi perché tutte le volte che abbiamo trattenuto un calciatore ci siamo accorti di aver sbagliato e poi perché Baldanzi meritava di giocare in una grande squadra. Devo confessarti che mi aspetto di più da lui».

Corsi ha poi ribadito con fermezza che l’Empoli vuole salvarsi a tutti i costi: «C’è anche chi insinua che l’Empoli vorrebbe retrocedere per poter prendere il paracadute. Ti rendi conto? Certa gente mi fa ridere, neanche più arrabbiare come un tempo, come può non capire che la A è un patrimonio unico».

Empoli, le parole del presidente Corsi

Il presidente dell’Empoli ha poi parlato del buon impatto avuto da Davide Nicola sulla panchina del club: «Lo conoscevamo per aver pagato direttamente la sua bravura, avevamo undici punti di vantaggio sul suo Crotone, alla fine i calabresi si salvarono e noi andammo giù. Gliel’ho ricordato e sai come mi ha risposto? Che ci siamo suicidati noi e non che si è salvato lui. In parte è vero, ma in queste settimane a Empoli sta evidenziando tutte le sue capacità».  

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Corsi ha poi spiegato perché in precedenza aveva preferito richiamare Andreazzoli: «Per la venerazione che abbiamo nei confronti di Andreazzoli, che ci ha regalato soddisfazioni importanti e ha completato anche lo sviluppo e la crescita di tanti nostri calciatori. Poi purtroppo è successo che i risultati della squadra non convivevano con le nostre prestazioni. Ci siamo trovati di fronte a un bivio: o continuare a giocare bene, rischiando di andare giù o cambiare».  

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Infine, il presidente dell’Empoli ha parlato anche di Zanetti: «Era il meno colpevole, gli abbiamo anche completato in ritardo la costruzione della squadra, ma ormai è andata così, pensiamo al domani».

L’INTERVISTA COMPLETA SUL CORRIERE DELLO SPORT