Juventus, Conceicao: “Spero di restare a lungo, Motta può farmi crescere”
Il nuovo acquisto della Juventus Francisco Conceicao si presenta in conferenza stampa
Dopo il buon esordio contro la Roma, Francisco Conceicao si è fermato per infortunio e non sarà a disposizione di Thiago Motta per i prossimi incontri (I tempi di recupero). Il portoghese, arrivato in prestito oneroso dal Porto, si è presentato in conferenza stampa come nuovo giocatore della Juventus.
Juventus, le parole di Francisco Conceicao
Costretto a fermarsi dopo aver rimediato una lesione dei muscoli peronieri della gamba destra, Conceicao ha aperto la conferenza stampa parlando delle prime settimane vissute con la Juventus: “Sono stato accolto molto bene da squadra e staff. Sono felice di essere alla Juventus e voglio dare continuità al mio lavoro. Ho scelto questo club perché quando ti chiama una squadra così non puoi rifiutare. Voglio aiutare la società a raggiungere gli obiettivi. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta”.
Il giocatore ha proseguito parlando di Cristiano Ronaldo e della sua crescita nel club con Thiago Motta: “Non ho ancora parlato con Cristiano del mio arrivo a Torino, ma lo farò. È vero, ci sono delle coincidenze, come il numero di maglia che ho scelto. Mi rivedo in lui nella voglia di migliorare ogni volta. Ho parlato con mio padre del calcio italiano. Lui ovviamente ha giocato qui molti anni fa, ma mi ha detto che è un campionato molto competitivo, uno dei migliori al mondo dove ci sono i più grandi calciatori. Il dribbling, l’uno contro uno e osare nel campo sono i miei tratti principali. Sono sicuro che migliorerò molto con Thiago Motta”.
Conceicao ha parlato anche del match tra Juventus e Porto di Champions League del 2021 e delle sue condizioni fisiche: “Non ho percepito l’atmosfera dello Stadium perché abbiamo giocato durante il Covid. Ma contro la Roma mi sono accorto che un punto di forza della squadra è senza dubbio il supporto dei tifosi. Cosa mi ha impressionato? L’organizzazione del club. Non mi ha sorpreso, era ciò che mi aspettavo in un club del genere. Sono molto contento e qui ci sono tutte le condizioni per fare un ottimo lavoro. Essere un figlio d’arte porta a dei paragoni con ciò che è stato mio padre. Non ascolto queste cose, sono orgoglioso del percorso di mio padre. Io però voglio fare il mio, lavorare e rendere orgogliosa la mia famiglia. Mi focalizzo sul mio lavoro, giorno dopo giorno. Spero di restare qui a lungo. Sto lavorando giorno per giorno per tornare quanto prima. Non è niente di grave e vedremo quando potrò tornare”.