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Cittadella, testa a testa con Gabriele Moncini: tutti i segreti del ‘9’ che si ispira a Trezeguet

L’attaccante di proprietà della Spal Gabriele Moncini segna e sogna con la maglia del Cittadella addosso. Dopo la tripletta al Lecce, ecco la nostra intervista ‘a tema’, nel ricordo dei ‘9’ che sono esplosi in granata.

Testa a testa con Gabriele Moncini. “Ma è una gara o un’intervista?”. Arguto il ragazzo. “Ho studiato! Liceo più Università” precisa orgoglioso, sempre col sorriso stampato in faccia, illuminato da un sole estivo. Felice non per caso. “Dopo le tre ‘zuccate’ che hai dato al Lecce – ah, a proposito: è il primo giocatore a realizzare una tripletta di testa in Serie B da Granoche, nel novembre 2014 – vogliamo proporti un’intervista a tema. Ci stai?’. Andiamo. I bigliettini gialli toccano la parte legata al campo, in azzurro la sfera personale. “Da dove partiamo?”. Semplice: testa o croce…

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Gabriele Moncini è nato il 26 aprile 1996 ma i social sa a mala pena cosa siano. “Non mi viene spontaneo, ti giuro! Mi sono fatto Instagram per una questione di sponsorizzazioni ma…”. Male male. La bacheca piange: 11 post pubblicati, l’ultimo è datato 4 gennaio. Il ‘Moncio’ – così lo chiamano in spogliatoio – bada ai fatti e pensa a fare gol: 54 in 147 presenze totali tra Prato (era compagno di squadra e reparto di Koaume!), Cesena, Cittadella e Spal, squadra che attualmente detiene la proprietà del suo cartellino. Ma le giovanili le ha fatte alla Juventus. “Ho condiviso lo spogliatoio con tanti talenti ma il più forte in assoluto era Donis! Adesso è allo Stoccarda. Se ho avuto modo di misurarmi con la Prima squadra? Certo, in più di un’occasione. Qualche allenamento l’ho fatto: con Conte allenatore, un mastino, e Andrea Pirlo in mezzo al campo, giocatore meraviglioso che sbalordiva i suoi stessi compagni. Poi c’era Pogba, Vidal, l’ultimo Del Piero. Una goduria irreale”.

Gabriele è un tipo scaramantico, che non ama l’ottimismo preventivo. “Quando mi dicono ‘vedrai andrà tutto bene, farai gol’ generalmente mi tocco” dice ridendo, ma è tutto vero. Dall’hat-trick di testa all’altra sua passione, nascosta. “Testa sul cuscino? Lo dice capitan Iori! Un po’ è vero”. Ma in campo non dorme mica e i pesci li piglia tutti, il ‘Moncio’. Preparatissimo anche sulla storia dei ‘grandi 9’ del Cittadella, vediamo.

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Montaggio video di Tamara Munarini