“Ciò che non ti uccide ti fortifica”. E Deiola è tornato a Cagliari più forte di prima
Cagliari, Alessandro Deiola c’è. Ultime due gare da titolare per il prodotto della “cantera” rossoblù, che ci sta mettendo “la testa”. Lo ha fatto la scorsa estate, quando, a poche ore dall’esordio in serie A ha saputo che avrebbe lasciato l’amata Sardegna. Ci ha messo la testa anche la scorsa stagione , qua
“No, non mi aspettavo di essere ceduto” – disse Deiola ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com – “Però l’ho presa per il verso giusto, è uno stimolo ulteriore per crescere e farmi trovare pronto per tornare da protagonista”. E cinque mesi dopo Deiola, passato recentemente al gruppo Raiola, è stato di parola, quando la nuova chiamata è arrivata, puntualissima. Alessandro è tornato a Cagliari in silenzio, aspettando il suo momento. Due mesi in panchina, poi il ritorno in campo. Un minuto a Palermo, quindi due gare da titolare contro Chievo e Udinese, per dimostrare che Deiola c’è e merita la serie A.
D’altronde i sacrifici non sono mai mancati: “Fin da ragazzino. Ma per raggiungere degli obiettivi importanti a qualcosa devi pur rinunciare. Se non mi fosse andata bene probabilmente avrei completato gli studi. Per fortuna ora sono qui, tra i professionisti, e adesso mi impegno al massimo ogni giorno per dimostrare di essere all’altezza”. Modello? Alessandro ha studiato da vicino un “mostro” del nostro campionato: “Sì. Ho avuto la fortuna di allenarmi con Radja Nainggo
Fuori dal campo? Ragazzo tranquillo: “Quando posso sto con i miei amici, come tutti i ragazzi della mia età. Mi piace seguire altri sport, in particolare le gare del motomondiale: sono un fan di Valentino Rossi. Ho una passione per i tatuaggi anche se non gli do particolari significati. Quello al quale sono più legato è ‘Ciò che non ti uccide fortifica’. L’altra mia grande passione è il mio cagnolino Lothar, è come se fosse mio figlio“. Il suo numero preferito è il sette, raramente indossatao in carriera. Otto gol tra i professionisti, sul preferito pochi dubbi: “Il primo in rossoblù. Con il Crotone ho vissuto emozioni talmente forti e intense che solo dopo l’abbraccio con i miei compagni ho capito cosa era successo. Per qualche minuto vai in un’altra dimensione”.
Adesso, però, all’azzurro del mare della Sardegna potrebbe affiancarsi anche quello della maglia della Nazionale Under 21. Alessandro, tuttavia, non è mai riuscito a convincere Di Biagio: “Sono scelte che devi accettare. Io più che dare il massimo per il club non posso fare. Magari con il tempo riuscirò a farmi apprezzare anche dal nostro selezionatore”.Intanto