Prima la pallamano, ora il sogno Stoccarda: Woltemade e i due metri di eleganza

L’esclusione dalla Champions, un passato nella pallamano e il titolo di miglior “super sub”: chi è Nick Woltemade, attaccante dello Stoccarda
Quali caratteristiche tecniche attribuireste a un attaccante di 198 centimetri? I più penseranno a una punta posizionale, con una notevole struttura fisica ed efficacia nel gioco aereo.
In realtà, il Woltemade che conosciamo ora è cresciuto con la palla tra le mani, non per terra. Fino a 14 anni, infatti, l’attuale attaccante dello Stoccarda ha praticato pallamano, ma il richiamo del calcio era troppo forte per ignorarlo: “Lo amo più di ogni altra cosa”.
Nick Woltemade si discosta dal prototipo di numero 9, il cosiddetto bomber d’area di rigore. Nelle corde ha i movimenti propri di una seconda punta che si allarga sulla fascia sinistra. La cosa certa è che se è in campo, lo noti subito. Per via della chioma un po’ ribelle, della statura, ma soprattutto per quello che offre nei 90 minuti. Catalizza le attenzioni, perché “è piuttosto raro vedere un gigante di due metri con una tale eleganza e abilità nel dribbling“, ha confermato Antonio Di Salvo, CT della Germania U21.
La percentuale di successo nei dribbling di Woltemade dopo 26 giornate di Bundesliga è infatti pari al 52%, più alta rispetto a quella dei vari Adeyemi (51%), Antonio Nusa (50%) e Sané (43%). A questa peculiarità abbina equilibrio, capacità di gestire il pallone sotto pressione e mettersi rapidamente nelle condizioni adatte per calciare.
La rivelazione su FaceTime
Dopo 51 partite con la prima squadra del Werder Brema, in estate Nick è passato allo Stoccarda. Un cambiamento che abbraccia la fede calcistica di un’intera famiglia: “Mio padre era ed è ancora un grande fan dello Stoccarda, così come mio nonno. Quando venivamo qui a trovare la famiglia, andavamo sempre allo stadio. Ecco perché è sempre stato il mio sogno giocare per lo Stoccarda. Mio papà è felicissimo che io sia qui”. Un trasferimento speciale, tanto quanto il modo scelto da Nick per comunicarlo: “Quando ho firmato il contratto, ho iniziato una chiamata su FaceTime con i miei parenti. Ero allo stadio, ho girato la telecamera e ho detto loro: ‘Ho appena firmato con lo Stoccarda’. C’erano lacrime di gioia”, ha dichiarato a Sport Bild.
Da circa un mese e mezzo, Woltemade è diventato un punto fermo dell’attacco biancorosso, con 3 gol e 1 assist fornito nelle ultime 5 giornate di Bundes. L’attaccante classe 2002 si è guadagnato progressivamente la fiducia di Sebastian Hoeneß, che lo scorso 4 settembre non l’ha inserito nella lista dei 25 giocatori per la Champions League. Dall’esclusione a un posto fisso nell’11 titolare, guadagnato anche tramite le ottime prestazioni fornite a gara in corso, quando partiva dalla panchina. Con 4 reti realizzate, Woltemade – insieme a Gnabry – è infatti il miglior “super sub” della Bundesliga.

“Nick è una macchina”
Contro l’Eintracht Francoforte, Woltemade potrebbe trovare la quinta titolarità consecutiva, al fianco di Demirović, miglior realizzatore dello Stoccarda con 10 gol. Proprio la punta bosniaca, dopo l’1-3 in casa dell’Heidenheim, si è complimentato con il compagno: “Nick è una macchina. Non so cosa abbia preso. Dovrei chiederglielo. È un calciatore davvero bravo, che si è guadagnato questo grazie al suo duro lavoro”.
Nonostante il periodo complicato dello Stoccarda, reduce da 2 sole vittorie nelle ultime 10 partite, Woltemade sta vivendo uno dei migliori momenti della sua carriera. Nelle 2 gare disputate con la Germania U21 nella pausa nazionali, Nick ha realizzato una tripletta (contro la Spagna U21) e un assist. Nella trasferta di Francoforte, i biancorossi dovranno riscattarsi dopo la sconfitta per 3-4 contro il Leverkusen, arrivata nonostante al 66esimo il risultato fosse sul 3-1. Ma avere dalla propria parte Nick Woltemade non può fare che comodo. Ha sognato questa maglia, l’ha desiderata e l’ha aspettata. Con il “duro lavoro” se l’è guadagnata e la sta onorando.