Nuova era in Champions: i giovani che dominano il calcio europeo
NULL
Nella Champions League 2016/17 Kylian Mbappé fu il primo dell’attuale generazione di giovani a dimostrare qualcosa di importante al mondo del calcio. Diede prova di un calcio veloce, fisico, quasi alieno a soli 19 anni. Con gol, assist e giocate. Dopo che il Monaco eliminò il primo City targato Pep Guardiola, tutti pensarono: “Questo è il futuro del calcio, Mbappe dominerà almeno i prossimi 10 anni“.
Sensazioni simili due stagioni fa, quando Haaland fece capire al mondo che anche un diciannovenne che gioca nel Red Bull Salisburgo può far male alle big d’Europa, se ha il talento e la fame giusta. Questi due fenomeni, 22 anni il francese e 20 il norvegese, stanno aprendo l’era post Messi-Ronaldo, che comunque non pensano di aver detto ancora l’ultima.
Oltre a loro, casi limite e talenti sovrannaturali, la Champions League di questi ultimi anni ci ha mostrato come sia le big sia le altre partecipanti della massima competizione per club non abbiano paura di lanciare i giovani. Con la convinzione che l’esperienza si fa sul campo e i risultati si ottengono a lungo termine. Senza dimenticare che la Champions è sempre una vetrina sul calciomercato.
Fra le semifinaliste, come non citare Rodrygo e Vinicius Jr, acquistati dal Real Madrid ancora 18enni in Brasile e ora stelle indiscusse al massimo livello europeo? Vincius, 21 anni il prossimo 12 luglio, ha già più di 100 presenze con i Blancos e dopo un periodo di rodaggio ha mostrato tutta la sua classe con una doppietta nell’andata dei quarti contro il Liverpool.
Non va tanto lontano il Manchester City, che ha valorizzato un prodotto del settore giovanile come Phil Foden. Lo “Stockport Iniesta” come soprannominato da quelle parti, ha segnato due gol fondamentali per portare Pep Guardiola finalmente in semifinale di Champions.
Foden che con il suo City ha battuto il Dortmund di Bellingham, classe 2003. 18 anni ancora da compiere e già un gol importante nei quarti in Champions League, oltre che tante giocate da predestinato.
Fra le eliminate, il Bayern campione d’Europa e del Mondo non ha avuto paura di lanciare in campo Jamal Musiala, altro 2003. All’Olimpico, il 23 febbraio l’ex Chelsea ha ripagato la fiducia di Flick segnando il gol del momentaneo 2-0 contro la Lazio.
Senza dimenticare Mason Mount, che a 22 anni sembra quasi un veterano ed è già stato più volte capitano del Chelsea, ma ha ancora tutta la carriera davanti. Il suo gol nell’andata contro il Porto ha aiutato i Blues a raggiungere la semifinale.
Insomma, il futuro è davanti agli occhi ed è fatto di ragazzi che spesso non superano i 20 anni. Sono però coltivati in fiducia anche nelle sfide più difficili. Il nuovo calcio europeo impone questo, tecnica di alto livello nella velocità massima. Lo spot di questi due giorni di coppe non poteva essere più chiaro.