Ceferin: “In Italia gli Europei 2032? Situazione infrastrutture terribile”
Le parole del presidente della Uefa Aleksander Ceferin a Sky Sport
Il 25 maggio è un giorno speciale per Aleksander Ceferin dato che si gioca la prima finale della storia della Conference League, competizione fortemente promossa da lui. Per l’occasione, il presidente della Uefa ha voluto raccontare lo stato del calcio europeo ai microfoni di Sky Sport. Ha parlato anche dell’Italia e della candidatura per ospitare gli Europei del 2032. “Ho parlato molto con Gabriele [Gravina, ndr] riguardo a questo tema. Penso che l’Italia sia una nazione che vive di calcio e respira calcio. Il problema è che la situazione a livello di infrastrutture è abbastanza terribile per un Paese di calcio di questo livello. Se non arriverà un aiuto dal governo italiano, garantendo che nuove infrastrutture vengano costruite, potrebbe essere un problema”.
Le parole del presidente della Uefa Ceferin a Sky Sport: “Superlega progetto finito”
Inevitabile non parlare della Superlega. “Prima di tutto quel progetto è stato tutto tranne che “super”, ed è finito. Sono sicuro che sia sotto l’aspetto legale sia sotto quello morale, abbiamo ragione noi. Loro utilizzano come tema chiave il fatto che l’UEFA ha il monopolio. E noi abbiamo risposto loro che la Uefa il monopolio non lo ha. Se vogliono, possono giocare in una loro competizione. E’ strano però che vogliano un loro torneo ma contemporaneamente vogliano giocare nel nostro, di torneo. Ad ogni modo, per me questo è un argomento chiuso. Magari qualcuno vuole insistere, ma c’è anche qualcuno che continua a insistere sul fatto che la terra sia piatta…”.
Si passa da una competizione “nemica” a un’altra invece che tutta farina del sacco di Ceferin: la Uefa Conference League. “Sono super super soddisfatto della Conference League. All’inizio c’erano tanti cosiddetti “esperti” di calcio che dicevano che sarebbe stata una competizione non importante. Adesso in finale sono arrivate due squadre che possono giocare facilmente in Champions League. Non vedo l’ora di godermi la finale”. Dove ci sarà anche la Roma di Mourinho, che aveva incontrato anche in occasione della vittoria dell’Europa League con il Manchester United. “Abbiamo un rapporto molto buono. Ricordo bene quando in quell’occasione gli ho indicato il trofeo, lui mi mostrò la mano con tre dita. Allora gli ho chiesto cosa intendesse con quel gesto. E lui: “Ho ricevuto un trofeo Uefa da tre diversi presidenti: Johansson, Platini e Ceferin. Sono l’unico”. Sono sicuro che stia guardando avanti, concentrato sulla finale, e metterà tutta la sua energia per provare a essere il primo allenatore a vincere la Conference League”.
Uno dei temi più discussi ultimamente è stato quello del nuovo format della Champions League. “Sicuramente è una grande formula. Sarà una Champions League più interessante, e contemporaneamente non andiamo a cannibalizzare i vari campionati nazionali. Non è stato facile, ci sono state tante riflessioni. Penso che sia un’ottima soluzione per il futuro del calcio europeo”. Novità anche per quanto riguardano le nuove regole del Financial Fair Play. La situazione per i club italiani? “Alcuni avrebbero dei problemi in ogni caso. Se ciascun club non rispetterà le regole, andrà incontro a problemi. Dobbiamo diventare un’industria sostenibile. Se una squadra non spenderà più del 70% del budget per gli stipendi dei calciatori, ecco questo sarà davvero un cambiamento epocale. Crediamo molto in questo”.