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Catellani: “E’ vero, il pallone si è sgonfiato, ma io continuo a sorridere”.

Andrà all’Università, nella aule magne dei licei, tra i banchi di scuola dei ragazzi più piccoli. In Liguria e in tutta Italia. E trascorrerà molti pomeriggi sui campetti delle scuole calcio. Andrea Catellani ha deciso di raccontare la sua storia ai ragazzi. Una testimonianza di vita e di sport, di come si possa smettere a giocare a calcio all’oggi al domani per un problema cardiaco e rialzarsi più forti di prima.

“E’ vero, il pallone si è sgonfiato, ma io continuo a sorridere – racconta – sono onorato di poter raccontare la mia storia nella speranza che possa servire ai giovani per interpretare lo sport nella sua dimensione più autentica e formativa.

La carriera di uno sportivo può interrompersi, ma se basata su valori etici e morali rappresenta un patrimonio prezioso. E si tratta di un insegnamento che vorrei trasmettere ai ragazzi.

Tornare a scuola o sui campetti in mezzo a chi inizia a giocare a calcio per raccontare la mia testimonianza è una grande opportunità. Solo restando aggrappati agli autentici valori della vita, come la famiglia e le amicizie vere, puoi affrontare anche le salite più impegnative. Oggi è iniziato un nuovo capitolo della mia vita e sono orgoglioso di poterlo condividere con una società come la Virtus Entella, che rispecchia tutti i valori che hanno contraddistinto la mia carriera da calciatore. E voglio raccontarlo ai giovani con semplicità, continuando a sorridere”.