Rabbia e talento, ecco Castorani: “Il Milinkovic-Savic della C”
A 16 anni lo mandarono via dalla primavera dell’Empoli. Oggi fa le fortune della Virtus Francavilla…
Tre reti in nove presenze. Niente male per un esordiente. Decisivo anche domenica scorsa nell'1-1 contro il Teramo. Secondo gol consecutivo, dopo quello, bellissimo, di Foggia. E "A qualcuno saranno sicuramente fischiate le orecchie". Manuele Castorani, ventunenne centrocampista della Virtus Francavilla, è uno dei più 'inattesi' protagonisti di questa Serie C. Il calcio è occasioni, talvolta colpi di fortuna, ma anche: "La capacità di trasformare le delusioni in rabbia agonistica", racconta Castorani a gianlucadimarzio.com.
Un ragazzo animato da una forte voglia di riscatto: “A 16 anni mi mandarono via dalla primavera dell'Empoli per farmi giocare in D, una delusione che mi ha cambiato la vita. Ma in meglio". Si, perchè questo talento classe 1999 da quel momento non si è più fermato. Il trasferimento al Ponsacco, gol e prestazioni maiuscole tanto da risultare subito tra i migliori under della D: "Si chiama 'rabbia positiva' ed io ne ho ancora tanta in corpo".
Mezzala pura, Castorani oggi è uno dei punti di forza della squadra di Bruno Trocini: “E’ la mia prima esperienza lontano da casa, all’inizio non è stato facile”. E quella che sta vivendo è anche la prima volta tra i professionisti: "Devo tutto al direttore sportivo Mariano Fernandez che ha avuto il coraggio di portarmi in C lo scorso gennaio, durante il mercato di riparazione". Tre gol pesantissimi che stanno tenendo a galla il Francavilla in un momento di difficoltà: "Quello col Foggia è stato bello, segnare allo ‘Zaccheria’ è qualcosa di unico, anche se l’emozione più forte è stato il primo gol in C, alla terza giornata contro la Vibonese, non ho dormito per diverse notti, e spero di passarne ancora tante insonni…".
"DALLE STRADINE DI CECINA AL SOGNO… MILINKOVIC-SAVIC"
Una dedica speciale a nonno Gaspare, scomparso da poco: “Ero molto legato a lui, ho alzato gli occhi al cielo quando ho segnato la prima rete, è stato lui a spingere la palla dentro”. Una carriera iniziata quasi per gioco, sulle orme del papà che giocava nel Cecina, piccolo centro toscano in provincia di Livorno. Primi passi alla scuola calcio, a 9 anni la chiamata dell’Empoli: “Non mi sembrava vero poter entrare in uno dei settori giovanili più importanti di Italia. A Empoli mi son formato sotto tutti i punti di vista, è una scuola unica per i calciatori, il mio allenatore era Emiliano Bigica, è stato un esempio da seguire. Poi, dopo due anni qualcuno si è messo di traverso…”.
Ecco la ‘rabbia positiva’. Il calcio non è più solo passione per Castorani: “Tifo Milan da quando sono nato, appena ho iniziato a capire un po’ di calcio sognavo di diventare come Gerrard, Pirlo, Gattuso. Sono ancora i miei idoli, anche se tutti mi dicono che assomiglio a Milinkovic-Savic per caratteristiche…forse più fisiche che di gioco”, rivela sorridendo, “Sono appena all’inizio della mia carriera, a Francavilla si vive benissimo, società solida, dirigenza strutturata e grande passione”.
Manuele sa bene di essere su un trampolino di lancio. Qui negli ultimi anni si sono affermati tanti calciatori, come ad esempio Nzola, approdato poi giovanissimo in Serie A: “Ne parliamo spesso tra i compagni più giovani, ci serve da stimolo. Ora voglio pensare al presente e togliermi qualche sassolino dalla scarpa”. La strada è spianata. Con la rabbia in corpo di chi cerca successo e riscatto.
A cura di Fabrizio Caianiello