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Casillas: “Se il Real mi chiamasse tornerei indietro”

Iker Casillas, portiere del Porto, ed ex nunmero 1 e bandiera del Real Madrid, si è confessato in un’intervista sul canale ufficiale del Porto: “Conceicao grande allenatore”

Una vita passata indossando la Camiseta Blanca del Real Madrid. Poi, nel 2015 il passaggio al Porto. E’ questa la storia di Iker Casillas bandiera delle Merengues con le sue 725 presenze totali nel Club di Florentino Perez. Emigrato da tre stagioni e mezzo in Portogallo. L’ex portiere e capitano della Nazionale spagnola, con cui nel 2010 ha alzato al cielo la Coppa del Mondo, ha parlato in un intervista rilasciata al canale ufficiale del suo club attuale il Porto, soffermandosi su vari temi, partendo momento attuale della sua squadra che giuda il campionato portoghese: “Stiamo facendo un’ottima stagione, giochiamo un buon calcio, siamo un ottima squadra”. Ma il merito non sembra essere solo dei suoi compagni di squadra: “Il primo responsabile dei nostri successi è il nostro allenatore Sergio Conceicao. E’ entrato nel nostro spogliatoio senza esperienza, è stato bravissimo”. Poi aggiunge: “Nessuno avrebbe scommesso un euro su di noi, invece poi abbiamo vinto il titolo ed il rispetto di tutti”.

Poi parla del suo ricordo più brutto in Portogallo: “Quando abbiamo perso 0-5 in casa contro il Liverpool, è stato molto difficile. Ricordo che i tifosi ci hanno applaudito, sapevano che dovevamo lottare per il titolo in campionato ed alla fine siamo riusciti a vincerlo”.

Infine sul suo futuro: “Da qui a cinque, dieci anni, mi piacerebbe venire in questo stadio per vedere una partita, preferibilmente contro il Real Madrid. Vorrei che la gente non mi ricordasse per un solo titolo, ma per quello che dobbiamo ancora vincere e magari anche per la Coppa di Lega”. Il Real Madrid? “Se mi chiamasse, naturalmente tornerei indietro”.