Questo sito contribuisce all'audience di

Lotito: “Keita? Arrivate offerte, dipende da lui. De Vrij non si vende. E rinforzerò la Lazio, stavolta senza errori…”

Non parlava da due anni. E ora si sente. Claudio Lotito arriva ad Auronzo e inizia lo show: 40′ di intervista ai cronisti presenti nel ritiro della Lazio. Senza frasi di circostanza, il presidente dei biancocelesti ha fatto il punto sul calciomercato. A tutto Lotito.

Su KEITA“Keita non finirà fuori rosa come Pandev: grazie a me casi del genere non esistono più. Se non ci saranno novità, rimarrà un calciatore della Lazio e Inzaghi lo utilizzerà nel modo che ritiene più opportuno. Non ho ricevuto offerte né dalla Juventus né dall’Inter, ma sono arrivate dall’estero”. Ancora: “Se uno ti dice non voglio più giocare, che devo fare? Compro un altro giocatore, lo faccio giocare e lo valorizzo. Una società valorizza un giocatore che ha disposizione nel proprio patrimonio. Perdere de Vrij e Keita a zero? Vedremo se andrà a finire così. Sono arrivate delle offerte, anche importanti. E noi le abbiamo accettate. Ora dipenderà dalla volontà del calciatore. La società troverà soluzioni!”.

Su DE VRIJ e KISHNA“De Vrij non è in vendita, chiedetelo a lui se vuole rinnovare. La nostra volontà è quello di trattenere tutti. Neanche Biglia volevamo vendere. Kishna verso il Benevento? Si vede che gli piace il mare, che ne so? Non sono il gazzettino!”. Sulla Supercoppa in programma contro la Juventus il 13 agosto: “Una volta ogni tanto toccherà anche a noi!”.

Sui TIFOSI e gli OBIETTIVI – “Ho visto tanti tifosi, è una cosa positiva, sono contento. Riscontro un clima positivo. Sereno. Riscontro partecipazione e supporto alla squadra. L’ho detto in più comunicati, ho visto grande sostegno verso la squadra e verso la società. In Coppa Italia non abbiamo fatto una gara all’altezza delle nostre possibilità. Però vedo bene i tifosi. Indice di professionalità e correttezza”. Continua Lotito:Bisogna migliorarsi, non serve dire la posizione in classifica. Quest’anno siamo arrivati quinti: la squadra di quest’anno sarà più forte di quella della passata stagione. Le altre squadre? Sicuramente si sono rinforzate di più, ma quello che conta è il campo. L’ho detto tante volte: le squadre non si fanno con le figurine”. Lulic capitano? Scelta autonoma, l’ha fatta la squadra e la rispetto. Fa parte della nostra storia, ha dimostrato di avere una forma di affetto e interesse per questa maglia. Lo stesso fa Tare, che fa il direttore. Ci mette l’impegno ma anche la voglia e l’entusiasmo per vedere una squadra di livello”.

Sugli ATTACCANTI – Priorità assoluta all’attaccante. È quello che serve. Uscite? Non saremo impreparati. Azmoun? Non lo so. Te lo devo dire in russo? Lui sta in Russia”. Su Bacca: Chiedetelo a lui. A me piace avere una squadra competitiva. Alcuni sono compatibili in una squadra, altri in un’altra. Così sono i giocatori. Due anni da non ho venduto dei giocatori e oggi dico che ho sbagliato. Se l’avessi fatto…chissà. I fatti hanno dimostrato che ho sbagliato. La Lazio è un punto di arrivo e non di partenza. Marchetti? Chiedete all’allenatore perché non è qui”. E infine: “Bisogna pensare a godersi le prestazioni. Vendiamo i giocatori? Bene, noi con quei soldi ne compriamo altri più forti. Noi siamo orientati nel prendere calciatori di qualità, non per fare numero. Poi serve anche intuito. Immobile nessuno l’aveva preso, ora è tra i migliori. Milinkovic nessuno sapeva chi fosse”.