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Dal trionfo del Milan ai Mondiali: i più importanti eventi di calcio del 2022

Il 2022 del calcio è stato colmo di eventi, trofei, partite spettacolari. Ci sono stati trasferimenti inaspettati, giocate memorabili, addii. Proviamo a ricostruire tutto in ordine cronologico. 

Il 2022 del calcio: Supercoppa, mercato invernale e Coppa d’Africa

L’anno comincia con i casi di Covid in Serie A: rinvii, partite in dubbio, polemiche. A gennaio si giocano match spettacolari. Come Roma-Juve 3-4; purtroppo a rovinare la serata è l’infortunio di Federico Chiesa, che sul prato dell’Olimpico si rompe il crociato e conclude la stagione. Ma anche quella fra Torino e Fiorentina, finita 4-0, con Bremer che stravince la sfida con Vlahovic: pochi mesi dopo saranno compagni di squadra. È il serbo il protagonista del trasferimento più importante della finestra invernale: per 70 milioni più bonus la Juve si assicura l’attaccante del futuro, che affianca a Zakaria e Gatti, gli altri acquisti. La Fiorentina lo sostituirà con Piatek e Cabral (più Ikoné). Altri trasferimenti sono Gosens all’Inter e Boga all’Atalanta. All’estero, è la sessione di Ferràn Torres al Barcellona e di Luis Diaz al Liverpool. Sempre a gennaio, l’Inter batte la Juve 2-1 ai supplementari: il gol allo scadere di Sanchez vale la Supercoppa italiana

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Fuorigioco semiautomatico, Mondiale per Club e guerra in Ucraina

Tra gennaio a febbraio va in scena la Coppa d’Africa. A trionfare, il 6 febbraio, è il Senegal di Cissé, in finale contro l’Egitto: Mané sconfigge il compagno di club Salah ai rigori. Qualche giorno dopo si gioca il Mondiale per Club. Ad avere la meglio, nella finale fra Chelsea e Palmeiras, sono i Blues, che vincono 2-1 e si aggiudicano il trofeo. Nel torneo viene anche introdotta una grande novità tecnologica: il SAOT, o fuorigioco semiautomatico. Nello stesso mese, in Serie A si gioca una partita determinante per la lotta scudetto: nel derby il Milan batte l’Inter in rimonta grazie a Giroud. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha conseguenze anche sul calcio: la Russia viene esclusa dalle qualificazioni Mondiali, i club russi dalle coppe europee. I calciatori che militano nel campionato ucraino – che viene sospeso – vengono aiutati da una norma a lasciare il Paese. Dopo essersi accertato della salute dei suoi calciatori, anche De Zerbi, che fino al giorno prima allenava lo Shakhtar, fa rientro in Italia. 

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Italia fuori dai Mondiali

Febbraio e marzo sono i mesi degli ottavi di finale delle coppe europee. In Champions, tutte le italiane vanno fuori: la Juve, a sorpresa, viene eliminata dal Villarreal (0-3 allo Stadium); l’Inter esce con il Liverpool nonostante la vittoria di Anfield. Va meglio in Europa League all’Atalanta e in Conference alla Roma. Marzo è anche il mese di una gigantesca delusione: la nazionale italiana viene esclusa un’altra volta dai Mondiali, dopo il 2017: a Palermo gli Azzurri di Mancini perdono la semifinale playoff contro la Macedonia del Nord e devono rinunciare al Qatar. 

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Ad aprile, intanto, la svolta definitiva per la corsa scudetto: mentre il Milan prosegue la sua marcia, l’Inter perde 2-1 a Bologna e spreca un’opportunità di recupero sui rossoneri. In Champions vanno in scena sfide indimenticabili e si vedono gol incredibili: su tutti quello di Rodrygo contro il Chelsea, con assist di esterno di Luka Modric. A fine mese, il Real di Ancelotti festeggia anche la vittoria della Liga (la prima dell’allenatore italiano). Pochi giorni prima avevano fatto lo stesso il Bayern di Nagelsmann e il Psg di Pochettino. 

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Serie A, il trionfo del Milan; la Champions del Real

Maggio è il mese del trionfo del Milan. I rossoneri di Stefano Pioli – protagonista del coro “Pioli is on fire”, tormentone dell’anno – battono il Sassuolo all’ultima giornata, e tornano campioni d’Italia a distanza di 10 anni dall’ultima volta: è il diciannovesimo tricolore, lo stesso numero dell’Inter. Retrocedono Genoa, Venezia e Cagliari, mentre si salva la Salernitana di Nicola, dopo una rimonta incredibile. Dalla Serie B vengono promosse Lecce e Cremonese. A loro si aggiungerà il Monza, che batterà il Pisa nella finale playoff conquistando la sua prima Serie A. In Premier League vince il Manchester City, dopo una lotta emozionante con il Liverpool, arrivata fino all’ultima giornata. Sempre a maggio si giocano semifinali e finali delle Coppe: l’Atalanta ha detto addio all’Europa League, eliminata ai quarti dal Lipsia, mentre la Roma va in finale. A Tirana, il 25 maggio, i giallorossi di Mourinho battono il Feyenoord col gol di Zaniolo e ottengono la prima edizione di Conference League della storia. Grande festa in città al rientro. In Champions, invece, il Real Madrid conquista la quattordicesima coppa grazie al gol di Vinicius contro il Liverpool; l’Europa League va all’Eintracht Francoforte, che batte i Rangers ai calci di rigore. 

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Il mercato estivo: da Lukaku a Dybala e Di Maria

A giugno comincia la finestra estiva di calciomercato. Sarà la sessione dei grandi ritorni: quello di Lukaku all’Inter dal Chelsea, in prestito secco; quello di Pogba alla Juventus, dopo lo svincolo dal Manchester United. Ma anche Mancosu al Cagliari e Pessina al Monza. Proprio i brianzoli sono protagonisti di un grande mercato, con gli arrivi, fra gli altri, di Petagna, Caprari, Sensi e Marlon. Come in ogni calciomercato, ci sono anche delle vere e proprie “telenovele”: quella di Di Maria alla Juventus, per esempio, ma anche De Ketelaere al Milan. Storie a lieto fine. Ambiziose le campagne acquisti di Roma e Juve: i giallorossi prendono Matic e Wijnaldum, i bianconeri Paredes, Bremer (strappato all’Inter) e Kostic, oltre a di Maria e Pogba. All’esperto Origi, il Milan affianca giovani come Thiaw e Vranckx; l’Inter si assicura Asllani e Mkhitaryan. Il sogno realizzato dell’estate è quello dei tifosi della Roma: arriva Dybala, e a salutarlo c’è una folla oceanica. Accoglienza da star anche a Lecce, dove a sorpresa arriva un campione del mondo, il francese Umtiti. Acquisti di prospettiva per la Lazio, che in porta prende Maximiano e Provedel, in difesa sostituisce Acerbi con Casale e si assicura Marcos Antonio a centrocampo e Cancellieri in attacco. Il Napoli dice addio a Mertens, Insigne, Fabian Ruiz e Koulibaly, ma li rimpiazza alla grande: arrivano Kvaratskhelia, Kim, Olivera, Ostigard, Simeone, Nbombelé e Raspadori. All’estero, è la sessione di Haaland e Alvarez al Manchester City, di Antony al Manchester United, di Nunez al Liverpool; al Bayern arrivano de Ligt e Mané, al Real Tchouaméni, al Barcellona Robert Lewandowski. Il Borussia Dortmund sostituisce Haaland con Sebastien Haller, che però a luglio sconvolge il mondo del calcio con un annuncio: “Ho un tumore ai testicoli, mi devo fermare“. 

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La morte della regina e l’exploit del Napoli 

Nel frattempo, ad agosto ricomincia il campionato. Turni compressi per far spazio ai Mondiali autunnali. A settembre un addio illustre sconvolge i programmi della Premier League: se ne va a 96 anni la regina Elisabetta. Un minuto di silenzio viene osservato sui campi di Europa League dove sono impegnate le squadre britanniche, mentre alcune partite di Premier vengono rinviate, oltre a Rangers-Napoli di Champions. A ottobre, invece, ecco un nuovo iscritto all’esclusivo club del Pallone d’Oro: è Karim Benzema, che vince il trofeo grazie alla vittoria di Champions e Liga con il Real Madrid. In Italia, è impressionante il percorso del Napoli, che conquista la vetta della Serie A grazie a un gioco spettacolare. Non solo: Spalletti batte il Liverpool 4-1 e si guadagna gli ottavi di Champions. Si qualificano anche Inter e Milan, mentre la Juve viene eliminata e “retrocede” in Europa League. 

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I Mondiali in Qatar e gli addii

Fra novembre e dicembre a Doha si giocano i Mondiali. Una delle edizioni più sorprendenti di sempre: dalle eliminazioni di Germania e Belgio ai gesti politici, dalla cavalcata del Marocco fino alla vittoria dell’Argentina in quella che già si candida a una delle partite più belle della storia, contro la Francia. Sono anche mesi di grandi novità: i recuperi extra-large ai Mondiali, l’annuncio del nuovo Mondiale per club a 32 squadre, la bocciatura della Superlega. Ma soprattutto le dimissioni dell’intero CDA della Juventus e l’addio di Cristiano Ronaldo al Manchester United. Ci lasciano grandi protagonisti del nostro calcio: da Mario Sconcerti a Sinisa Mihajlovic. Il 2022 è anche il loro anno, quello in cui la traccia del loro passaggio nelle nostre vite è diventata eterna.