Breitenmoser: “Buchanan? Già ai tempi del college americano era speciale…”
La nostra intervista a Jan Breitenmoser, ds dell’FC Wil ed ex compagno di squadra di Tajon Buchanan, nuovo acquisto dell’Inter
Jan Breitenmoser oggi ha ventotto anni ed è il direttore sportivo del FC Wil in Svizzera ma solo qualche anno fa era compagno di Tajon Buchanan, nuovo acquisto dell’Inter, ai tempi del College negli Stati Uniti. Insieme per una stagione nello Syracuse Orange, squadra nella periferia di New York che milita nel campionato NCAA. Breitenmoser ha raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com delle qualità di Buchanan fin da quando era giovanissimo e delle sue possibili prospettive in maglia nerazzurra.
Alle origini di Buchanan: l’intervista all’ex compagno Breitenmoser
“Io ero già allo Syracuse Orange da un anno quando arrivò Tajon. Era un ragazzino molto introverso e umile, parlava poco. Rispetto a quello che potrà pensare la gente vedendolo giocare, Buchanan fuori dal campo ha i piedi per terra ed è molto timido. Non ha bisogno di far parlare di sé o dei riflettori, perciò la gente gli voleva molto bene“, ha detto Breitenmoser a gianlucadimarzio.com.
Sul loro rapporto: “Non eravamo amici stretti perché c’erano i gruppetti europei e quelli canadesi… Ricordo che al college c’erano tante feste qua e là, ma a lui non interessavano, non era un festaiolo. Tajon era solo concentrato sul calcio, voleva diventare un professionista a tutti i costi“.
Sulle qualità di Buchanan sul campo: “Magari era introverso fuori, ma in campo si notava subito che era un calciatore ‘elettrico’ che faceva la differenza. A quei tempi era un attaccante nel nostro 3-5-2, ma nonostante il ruolo non era un bomber. Ha velocità, tecnica e una grande conoscenza del calcio, e credo che le sue qualità si sposino benissimo con il ruolo di esterno. Ma a parte questo deficit del gol è un giocatore incredibile. Oggi è un esterno alto, con una buona esperienza anche da terzino destro“.
Ci sono anche dei ricordi sugli allenamenti: “Era quasi impossibile fermarlo nell’uno contro uno. Anche per Kamal Miller, che oggi gioca con Lionel Messi all’Inter Miami, e il nazionale americano Miles Robinson era molto difficile stopparlo durante le sedute al centro sportivo. Ai tifosi dell’Inter dico che Buchanan ha tanta qualità per far bene a questi livelli e come detto nell’uno contro uno è devastante“.
Sulle sue doti in fase difensiva: “Alla fine quello che conta è la mentalità e lui ha la testa giusta. È un grande lavoratore, sempre pronto ad ascoltare quando gli insegnano cose nuove. Per i giocatori belli da vedere con la palla come lui è sempre difficile far bene anche la fase difensiva, ma lui è uno che è sempre pronto a metabolizzare nuovi concetti e imparare“.
Sul suo ruolo e le migliori doti: “Non è una coincidenza che sia con la maglia del New England Revolution sia al Bruges sia stato usato come esterno destro alto. Tutti i suoi allenatori si sono accorti che quello è il suo ruolo migliore, perché è bravo nel creare occasioni da gol e nel dribbling. Da terzino destro non potrebbe far valere una delle sue qualità maggiore: l’assist“.
Buchanan è partito dal New England Revolution in MLS, poi dopo la prima esperienza europea al Bruges è arrivato oggi all’Inter. Sul percorso compiuto dal canadese Breitenmoser dice: “Già ai tempi del college era qualcosa di speciale ed eccezionale. Però non avrei mai pensato che potesse un giorno giocare in uno dei più grandi club al mondo, come è l’Inter. Ma sicuramente ne aveva già il potenziale. Tante persone sottovalutano il livello del soccer al college. In quella squadra del Syracuse Orange del 2017/18 due giocatori sono andati al Mondiale in Qatar con il Canada: Buchanan e Kamal Miller. Mentre Miles Robinson lo saltò, ma solo per infortunio. Questo dimostra che il livello del college all’epoca era ottimo. E Buchanan era un grande già allora. Certo poi la differenza l’hanno fatta la sua mentalità, il fisico e la tecnica che ha sviluppato con gli anni. Ed è per questo che ce l’ha fatta“.
“Non mi piace fare paragoni. Ma per me deve giocare a destra, perché non è quella classica ala invertita moderna a cui piace accentrarsi con il piede migliore per andare al tiro. Lui fa la differenza con la sua velocità e dribbling. Ma a destra“, ha detto Breitenmoser sul ruolo di Buchanan a gianlucadimarzio.com.
Sugli aspetti che potrebbe migliorare: “In zona gol deve fare ancora uno step. Se diamo un’occhiata alla sua carriera ci rendiamo conto che non ha il gol nel sangue. È bravo negli assist e trova sempre modo per far male alle difese avversarie, ma ha numeri da gol che non saltano all’occhio“.
Infine, sulle potenzialità con il duo Thuram-Lautaro in attacco: “E’ perfetto per dialogare con Marcus e Lautaro in campo, perché grazie al suo modo di giocare libera spazi per i compagni intorno a lui. Sa ricevere la palla tra i piedi ma anche attaccare gli spazi con palle in profondità. E poi sa far male in tutti i modi perché è molto polivalente… se ho tempo andrò a trovarlo a Milano“.
A CURA DI ALESSANDRO SCHIAVONE