Broja, il contropiede e i giovani. Basha: “Italia, occhio all’Albania”
La nostra intervista all’ex centrocampista albanese Migjen Basha, in vista della gara d’esordio dell’Italia contro l’Albania di Sylvinho
“Italia favorita? Ha più pressione di noi. L’Albania non ha paura”. Senza mezzi termini e con idee chiare. Migjen Basha, ex centrocampista albanese – tra le altre – di Torino, Bari e Atalanta, ha presentato così la sfida tra Italia e Albania, primo match degli azzurri a Euro 2024.
Pressione e paura le componenti principali. La prima sulle spalle degli azzurri; la seconda da domare per i giocatori albanesi, che hanno già dimostrato di non avere timore di nessuno. Una partita che potrebbe essere subito decisiva, come spiegato da Basha che con l’Albania ha giocato 33 partite: “I tre punti saranno pesantissimi – ha spiegato a Gianlucadimarzio.com – prevedo una bella partita con tante occasioni. L’Italia potrebbe lasciare qualche spazio”.
“Il livello del gruppo è altissimo. Si deciderà tutto alla terza giornata”
Italia, Spagna, Croazia e Albania compongono il gruppo B, uno dei più equilibrati dell’intera competizione. La differenza la faranno i dettagli e ogni punto conquistato potrà essere decisivo nei conti finali. Basha crede nei meriti della sua Albania che potrebbe colpire con una qualità in particolare: “Dovrà fare le sue partite con coraggio. Gli avversari lasceranno spazi e credo che in contropiede si possa fare male. Credo che il girone sarà duro per tutte e quattro le nazionali, il livello è altissimo”. L’ex centrocampista ha un’idea su quella che potrà essere la classifica finale, con una favorita su tutte: “Vedo la Spagna davanti alle altre. Nel calcio, però, gli episodi non vanno sempre a tuo favore e si può anche perdere. Chi passa agli ottavi? Non saprei dirlo vista la qualità delle squadre, ma sono sicuro si deciderà tutto alla terza giornata“.
“Broja, Asllani, Djimsiti: giovani forti e grande esperienza”
L’Albania di Sylvinho ha stupito l’Europa nelle qualificazioni, passando per prima e perdendo solo una partita. I prossimi avversari dell’Italia hanno trovato un sistema di gioco equilibrato, che ha unito la tecnica dei giovani con l’esperienza dei più anziani: “Sylvinho dispone di giovani forti e di grande personalità – ha proseguito Basha – Asllani, Mitaj e Broja danno tanta serenità alla squadra. E non scordiamoci dell’esperienza di giocatori ormai affermati come Hysaj, Berisha e Djimsiti”. Ultimi accorgimenti tattici da definire, tra questi, sicuramente, lo studio degli avversari, chi può essere il più pericoloso? “Per l’Italia dico Scamacca, per l’Albania Broja, attaccante di proprietà del Chelsea. Se in giornata, può creare tanti problemi. Gli italiani dovranno stare attenti”.
“L’Albania ‘italiana’ può aiutare”
Come da storica tradizione, un grande blocco dei convocati dell’Albania gioca nel campionato di Serie A. Una caratteristica da non sottovalutare, come affermato da Basha: “Se può essere un punto a favore? Sì, sicuramente alcuni ragazzi hanno imparato tanto a livello tattico e certe situazioni le capiranno prima”. Parole figlie del precedente vissuto da Basha che da calciatore, nel 2017, ha affrontato l’Italia due volte con la sua Albania: “In panchina per loro c’era Ventura, io lo avevo avuto per quattro anni al Torino – ricorda – Conoscevo tutti i movimenti. In Italia si curano tanto i dettagli, ma alla fine in un Europeo la differenza la fanno i giocatori di livello“.