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Brescia, Cagni si presenta: “Sono venuto con l’entusiasmo tipico di un giovane”

Gigi è ritornato a casa! E’ ufficialmente iniziata l’esperienza sulla panchina del Brescia per Cagni, che ha raccolto l’eredità di Cristian Brocchi. Ecco le sue parole rilasciate oggi nella conferenza stampa di presentazione. Emozione e senso di appartenenza, Cagni per alcuni tratti della presentazione ha parlato anche in dialetto bresciano: a dimostrazione del suo DNA locale e del desiderio di stupire: “Questa esperienza fortificherà
Brocchi: lo farà pensare e crescere. Lui è una persona intelligente, l’ho
capito dal comportamento dei ragazzi. I loro occhi erano dispiaciuti: sapevano
di avere delle responsabilità anche loro. Fare questo mestiere oggi è sempre
più difficile. Credo in questo progetto, sono venuto con l’entusiasmo tipico di
un giovane. Anziano? So di mettermi in gioco e rischiare tanto. Io sono di
Brescia, per 13 anni ho vestito questa maglia. Il rischio è grosso, vero: ma
non mi interessa. Hai ragazzi ho chiesto una cosa: non esiste nessun tifoso che
ti critica se tu sul campo dai tutti. E da fuori, il pubblico, se ne accorge
subito. E non vorrò che la mia squadra sia criticata perché non è stata
intensa. Non possiamo prescindere da questi elementi. Io ho solo un problema:
mancano 12 partite, dobbiamo dare l’anima
“.

Poi le parole sul difficile momento della squadra: “La squadra aveva perso fiducia in sé stessa. Normale. Quando esci da così tante sconfitte è dura, puoi fare poco: ad esempio, so cosa ha provato Gasperini nella sconfitta di ieri. Il calcio è questo. Ma non è lo schema che vince: sono i giocatori. E spero di averli tutti, sia sotto l’aspetto mentale che fisico“.