Brescia, l’intuizione di Cellino: alla scoperta di Massimo Bertagnoli
Doppietta decisiva contro il Vicenza, ottimo rapporto con Inzaghi e retroscena sulla vita privata: alla scoperta di Massimo Bertagnoli
Nell’ultimo turno di campionato, il Brescia si è confermato capolista grazie alla vittoria esterna contro il Vicenza. Decisiva, per il risultato e per la classifica, la doppietta di Massimo Bertagnoli, la prima della sua carriera.
Veronese, ma bresciano d’adozione, ha iniziato nel migliore dei modi possibili la sua prima stagione con la maglia delle rondinelle. Grazie, anche e soprattutto, ad un’intuizione di Massimo Cellino…
Lo manda il presidente
Massimo Cellino è un uomo di calcio di una volta, che conosce i meccanismi, gli ambienti… e le persone. L’esplosione di Massimo Bertagnoli è dovuta proprio ad un’intuizione vincente del patron biancazzurri.
Il classe 1999 ha sangue clivense: dopo una lunga trafila nelle giovanili del Chievo Verona, ha trovato l’esordio in Serie B già nel 2019. In seguito alla mancata ammissione al campionato e al fallimento del club, Massimo Bertagnoli si è trovato senza squadra. Proprio Massimo Cellino lo ha scelto, ci ha creduto fortemente, lo ha portato a Brescia in sordina e ora se ne gode la consacrazione.
Che rapporto con Inzaghi
“Massimo è un ragazzo umilissimo, che si mette sempre a disposizione“. Così lo presentano a Brescia. Proprio la sua disponibilità è stata apprezzata dai suoi allenatori. Duttile e disposto al sacrificio, tanto da giocare anche terzino in caso di necessità. Ora è Filippo Inzaghi ad essersene innamorato, preferendolo a Cavion, che ha più anni d’esperienza nella serie cadetta.
Fuori dal campo Massimo Bertagnoli è un ragazzo molto simpatico e alla mano. È crescito con Mattia Viviani, entrambi al Chievo Verona. Ora che si trovano distanti quasi 800 chilometri, continuano ad essere grandi amici.
Un po’ Pirlo un po’ Pellegrini
Da una parte Andrea Pirlo, dall’altra il capitano della Roma: idoli importanti, che certificano la voglia e l’impegno del veronese. Massimo Bertagnoli si ispira soprattutto all’ex campione del mondo, per la classe e le giocate, e a Lorenzo Pellegrini, per voglia e dedizione.
Proprio da due inserimenti, che ricordano quelli di un altro suo idolo, il Pallone d’Oro del 2007 Kaká, sono arrivate le due reti contro il Vicenza.
Insomma, Bertagnoli ha scelto i migliori modelli possibili per provare a ripercorrerne le orme.
Il Menti nel cuore
Sabato pomeriggio, Bertagnoli si è preso la scena, grazie alla doppietta vincente: “Non avevo mai fatto una doppietta, il secondo gol sotto la nostra curva mi ha dato una sensazione speciale. Sono davvero felice“.
Aveva i riflettori puntati addosso, ma, da ragazzo umilissimo qual è, ha voluto condividere i meriti della vittoria con i suoi compagni: “Complimenti a tutta la squadra e anche a Joronen che ha fatto grandi parate“.
Il Brescia sogna il ritorno in Serie A, anche grazie a Bertagnoli, il match winner scelto da Massimo Cellino.