AIA, il presidente Zappi deferito al Tribunale Nazionale

Il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Antonio Zappi è stato deferito con il Componente del Comitato Nazionale Emanuele Marchesi
La Procura Federale ha deferito il presidente dell’AIA Antonio Zappi, e insieme a lui il Componente del Comitato Nazionale Emanuele Marchesi.
Nel comunicato dell’AIA, Zappi sostiene che il deferimento sia legato a “fatti e condotte rispetto ai quali ribadisce la propria totale estraneità e rivendica la piena legittimità del proprio operato“.
Con la nota ufficiale, l’AIA conferma di voler collaborare con gli organi competenti per fare chiarezza sull’accaduto: “Nel pieno rispetto delle procedure e delle istituzioni della giustizia sportiva, sono state immediatamente avviate tutte le iniziative necessarie a fornire i chiarimenti richiesti e a mettere a disposizione la documentazione utile a dimostrare la correttezza dell’operato del Presidente e dell’Associazione Italiana Arbitri. Il Presidente conferma la massima collaborazione con gli organi competenti e invita tutti gli associati a mantenere equilibrio, coesione e senso di responsabilità, evitando polemiche pubbliche che possano arrecare pregiudizio all’immagine, all’unità e alla credibilità dell’Associazione“.
Di seguito il comunicato completo.
Deferimento Zappi, il comunicato ufficiale dell’AIA
La nota prosegue così: “Al fine di garantire la massima trasparenza, il Presidente ha formalmente richiesto che, nei limiti consentiti dalle norme vigenti, gli atti dell’indagine possano essere resi disponibili agli associati che ne facciano richiesta. Tale scelta è coerente con il mandato democratico conferito al Presidente e si fonda sui principi di trasparenza e condivisione, ritenuti essenziali per la tutela dell’immagine e dell’autonomia dell’AIA. Il Presidente ribadisce inoltre che il proprio operato è sempre stato orientato esclusivamente al bene comune dell’Associazione, nel pieno rispetto dell’autonomia tecnica e organizzativa dell’AIA, sancita dai principi informatori e dallo Statuto FIGC, e che ogni associato ha il diritto di formarsi una valutazione consapevole sulla base di elementi oggettivi“.
“In questo contesto si inserisce il lavoro svolto negli ultimi mesi dall’Associazione, con particolare riferimento all’impegno volto a contrastare con determinazione la recrudescenza degli episodi di violenza nei confronti dei giovani arbitri e a tutelare, senza esitazioni, l’autonomia tecnica dell’AIA da iniziative volte alla riduzione della stessa. Azioni intraprese sin dal 14 dicembre 2024 e condotte con fermezza, responsabilità e senso delle istituzioni, nell’esclusivo interesse dell’Associazione e dei suoi associati“.
Conclude, infine, ribadendo i propri obiettivi: “L’AIA e il suo Presidente continueranno ad agire con rigore e determinazione, rivendicando in ogni sede la propria dignità istituzionale e tutelando la solidità dell’Associazione, proseguendo nello svolgimento del proprio ruolo con indipendenza e responsabilità. Resta ferma la volontà di portare avanti un progetto tecnico fondato sulla qualità, sulla crescita e sulla valorizzazione dell’intero movimento arbitrale, nel solco tracciato sin dall’inizio del mandato, nella convinzione che il rispetto delle regole e delle garanzie costituisca il fondamento di ogni valutazione equa e consapevole“.