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“Addio calcio, ora guadagno di più”. Wendell Lira dal Puskás Award a YouTube: e non è l’unico giocatore ad aver cambiato vita

Dalle reti sui campi da calcio alla rete… web. Dai video dei suoi gol a quelli pubblicati sul suo canale YouTube. Pochi mesi per cambiare completamente la sua vita, un’altalena di esperienze ed emozioni che dal calcio hanno portato Wendell Lira a dedicarsi ad un’altra attività. L’attaccante che a gennaio ha vinto il FIFA Puskás Award ed è stato premiato durante il Galà del Pallone d’Oro di fronte all’élite del calcio mondiale oggi è uno youtuber. “Guadagno più di quanto portavo a casa facendo il calciatore – ha raccontato a UOL Esporte de Brasil – la mia vita è cambiata completamente e posso dare maggiori certezze e una vita migliore alla mia famiglia”.

A Zurigo il brasiliano precede Messi e Florenzi (con la sua meravigliosa rete dalla distanza contro il Barcellona) e si porta a casa il premio per il gol più bello del 2015 – segnato con la Goianésia, quarta serie brasiliana. Quella sera Lira commuove tutti, cita un passo della Bibbia e ringrazia Dio per averlo aiutato a superare i suoi problemi (due infortuni gravi, contratti stracciati e giorni passati a lavorare nella caffetteria della madre per mantenere la moglie e la figlia). L’attaccante raccoglie applausi e qualche giorno dopo firma anche un nuovo contratto con il Vila Nova, serie B brasiliana. L’apice di una favola raccontata prima in Brasile poi in Europa e in tutto il mondo, l’inizio di una nuova storia che però dura poco.

Nuovi problemi fisici e nessun gol segnato convincono Wendell a lasciare il calcio a 27 anni per dedicarsi ad un’altra passione, quella dei videogiochi. L’annuncio risale allo scorso luglio, periodo in cui l’ormai ex calciatore apre anche il suo canale YouTube. 130 mila seguaci in pochi mesi e un guadagno economico che nemmeno lo stesso Lima si aspettava: “E’ stato bello vincere il premio Puskás, ma ora ci sono moltissime persone che mi seguono e apprezzano il mio lavoro. Così ho anche risolto i problemi economici con cui ho avuto a che fare in passato”. I riflettori del più grande galà del calcio sono il passato, ora l’ex attaccante osserva il suo nuovo canale web crescere di giorno in giorno. Una svolta radicale, simile a quella di altri colleghi che in passato hanno scelto di cambiare attività. Per necessità o per inseguire un sogno.

E se nel tempo libero Francesco Totti ama giocare a paddle, Gareth Bale dice di essere “ossessionato” dal golf e Paul Scholes è tornato in attività per dedicarsi al futsal in India, c’è anche chi della passione per un altro sport ne ha fatto una nuova professione. Vitali Kutuzov, ad esempio, ha lasciato il calcio per l’hockey ed ora gioca come portiere in una squadra milanese. Da un portiere all’altro, David Seaman (oltre mille presenze in carriera) si è esibito in diversi concorsi di pattinaggio artistico. E ancora, Tim Wiese, ex portiere della Germania e del Werder Brema, oggi è un wrestler della WWE. Da uno sport, all’altro ma non solo; come Lima anche altri calciatori hanno abbandonato completamente l’attività fisica per inziare nuove avventura in campi totalmente nuovi.

Mathieu Flamini – ancora in attività – prima di firmare il nuovo contratto con il Crystal Palace è diventato uno stimato imprenditore: la sua azienda, nata mentre il centrocampista vestiva la maglia del Milan si occupa di fonti energetiche pulite che negli anni è diventata importante e redditizia. Che fine ha fatto invece Taribo West? Dopo la “rivelazione divina” dei tempi interisti con Marcello Lippi, il nigeriano ha fondato una chiesa propria di cui è pastore pentecostale e dove accoglie prostitute ed immigrati. Kakhaber Kaladze è vice-primo ministro della Georgia ed è riuscito in quella carriera politica che molti suoi colleghi hanno fallito. Hidetoshi Nakata, dopo aver girato il mondo, è diventato un ambasciatore di saké e tutt’oggi si batte perché l’antica bevanda giapponese venga salvaguardata e diffusa in tutto il mondo.

Oltre agli attori come Éric Cantona (protogonista del western The Salvation) e l’ex romanista John Carew, che ha già recitato in due film dopo aver studiato per migliorare la dizione e la postura, ci sono anche il deejay Gaizka Mendieta – attivissimo e molto conosciuto in Spagna – e la rockstar Juan Antonio, che in Italia ha vestito le maglie di Brescia e Sampdoria. Domani, poi, uscirà anche il primo attesissimo singolo di Neymar-Neymusico: ad annunciarlo, lo stesso numero 11 del Barça su twitter. Ma è forse l’ex attaccante inglese Dion Dublin ad avere il primato dell’originalità: dopo aver vinto il campionato in Inghilterra e in Scozia ha inventato uno strumento musicale a percussione, il “Dube”, con cui si è esibito ed ha inciso un disco il cui ricavato è andato in beneficenza. Wendell Lira è dunque in buona compagnia, ultimo esponente di una categoria di calciatori capaci di reinventare la loro vita.